Nelle foreste pluviali montuose del Borneo, nulla va sprecato, compresi i rifiuti. Qui, la più grande pianta carnivora sulla Terra si è evoluta fino a diventare una sorta di bidone della spazzatura per i topi locali.
Questa enorme pianta carnivora a forma di brocca (Nepenthes rajah) sopravvive non ingoiando insetti, come fanno molti dei suoi parenti stretti, ma divorando feci ricche di sostanze nutritive.
È una delle piante più particolari e sconcertanti sulla Terra e ha ghiandole che producono enormi quantità di nettare. Eppure è solo nell’ultimo decennio, più di 150 anni dopo la scoperta della pianta, che gli scienziati hanno veramente compreso lo scopo di questo comportamento.
Usando il nettare per tentare i ragni o i topi, i ricercatori affermano che questa pianta carnivora è fondamentalmente “una toilette“.
Le osservazioni video rivelano varie specie di animali che saltano sulle piante carnivore per leccare il nettare, marcando nel contempo il loro territorio con piccoli escrementi.
In una regione dove le zanzare sono scarse, questa pianta carnivora sembra aver seguito un percorso evolutivo unico.
Per quanto strano possa sembrare, l’appetito della pianta non è anomalo. Un’altra pianta carnivora ha sviluppato una relazione reciproca simile con i pipistrelli. Chiamata N. hemsleyana, si è trasformata in un rifugio per il pipistrello lanoso ( Kerivoula hardwicki ), e in cambio si nutre degli escrementi del pipistrello.
Addirittura alcuni esemplari sono stati trovati a fare il bagno in altre piante carnivore, tra cui N. lowii e N. macrophylla. Entrambe le specie possono ancora catturare prede di artropodi, oltre che a nutrirsi di escrementi.