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I droni più letali utilizzati dagli eserciti per bombardare, ecco la guerra nel 2023

Per oltre cento anni, gli aerei sono stati in prima linea in ogni grande campagna militare. Ma, per quanto ancora?

Il primo drone era molto diverso dalle moderne macchine volanti senza pilota. Nel 1937, Curtiss Aircraft creò l’NC2-C ma il progetto non piacque molto.

Gli UAV armati hanno impiegato un po’ più di tempo per fare il loro debutto. Nel 2001, General Atomics MQ-1 Predator ha stabilito lo standard per gli aerei d’attacco telecomandati. Più piccoli e leggeri, erano in grado di raggiungere aree remote senza mettere in pericolo gli equipaggi. Negli anni successivi, i progressi nel campo delle armi e dell’elettronica sono diventati più accessibili. I droni, di conseguenza, sono diventati comuni nelle forze aeree di tutto il mondo.

Ecco alcuni dei droni più avanzati attualmente in uso

TAI Aksungur: nuovo sulla scena, il TAI Aksungur è entrato in servizio nel 2021. Notevole per il suo design a doppia elica, l’Aksungur ha un’autonomia impressionante fino a 6500 km.

La velocità è il compromesso, ma vale la pena sacrificare questo elemento per avere più resistenza, altitudine e un colpo mortale. A pieno carico l’Aksungur ha sei punti di fissaggio sotto l’ala. Ognuno può trasportare siluri antisommergibile, munizioni a caduta libera o missili guidati da 70 mm

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Kronstadt Orion

Più piccolo, ma non meno mortale è il russo Kronshtadt Orion. Optando per un design più compatto, l’Orion fa molto affidamento su una firma radar ridotta. Questo concorrente del 2020 è più economico e più facile da costruire.

Tuttavia, non c’è nulla di scontato nelle sue capacità. L’Orion può viaggiare sopra il territorio ostile per 24 ore con un carico utile standard di 60 kg. Solitamente è armato con missili Vikhr-1V.

Baykar Bayraktar Kızılelma

In fase di sperimentazione nel 2022, il Kizilelma è un drone con motore a reazione. La sola potenza del jet non è la sorpresa più grande, ma ci sono due varianti proposte che includono un aggiornamento del postcombustore.

Tutti i droni menzionati sono lenti a confronto, dato che il Kizilelma può arrivare ad un’impressionante velocità di Mach 0.9, che lo mette alla pari con i jet militari. Opera ad altitudini fino a 13 km e distanze di oltre 1000 km, i suoi progettisti hanno gli occhi puntati sull’uso navale.

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Pubblicato da
Simone Paciocco