Nell’ambito della strategia di bilancio, il governo ha annunciato una sanatoria per le multe arretrate, annullando tutte le multe e le sanzioni fino a mille euro comminate entro la fine del 2015. Quando le cartelle non saranno più necessarie, verranno annullate automaticamente.
Gli utenti che hanno una tassa non pagata e che hanno ricevuto una cartella esattoriale di sollecito tra gli anni 2000 e 2015 possono stare tranquilli, perché il governo condonerà le multe fino a 1.000 euro.
Più precisamente, “i debiti con valore residuo, alla data di entrata in vigore della presente Legge di Bilancio, fino a 1.000 euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, originati dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, saranno automaticamente cancellati a partire dal 31 gennaio 2023″. Di conseguenza, la norma si applica anche ad altre fatture scadute, come i bolli auto, che comprendono i veicoli a motore.
Il contribuente non deve fare nulla, l’estinzione dell’obbligazione è automatica. Anche i debiti superiori a mille euro affidati alle agenzie di riscossione tra il 1° gennaio 2016 e il 30 giugno 2022 possono essere estinti senza il pagamento di interessi in base alle disposizioni della Legge di Bilancio 2023. Se una violazione non viene contestata immediatamente, l’articolo 201 del Codice della Strada prevede che una copia del verbale venga inviata a chi ha commesso l’infrazione entro 90 giorni dall’accertamento.
Entro 30 giorni dal ricevimento della multa, è necessario presentare ricorso al Giudice di Pace. Per farlo è necessario presentare il modulo della multa, una copia del documento di identità, la prova del pagamento del contributo unificato di 43 euro e una marca da bollo da 27 euro.