Gli orologi meccanici sono uno dei primi strumenti per misurare il tempo e il loro funzionamento si basa su principi di fisica semplici. Tuttavia, la loro costruzione e montaggio richiede una precisione estrema e l’utilizzo di diverse componenti che interagiscono tra loro per far muovere le lancette e visualizzare il tempo.
Orologi meccanici: come funzionano?
Gli orologi meccanici si dividono in manuali e automatici in base al meccanismo di ricarica. A differenza degli orologi al quarzo, che utilizzano un circuito elettrico alimentato da una batteria, gli orologi meccanici non necessitano di alcuna componente elettrica per il loro funzionamento. Oggi esistono anche gli smartwatch, dispositivi elettronici che integrano funzioni e applicazioni digitali al nostro polso, ma al momento non ci riguardano.
L’orologio meccanico è composto da diverse componenti, tra cui il bilanciere, l’escapement e il bariletto. Quest’ultimo è una piccola molla che si trova all’interno dell’orologio e che fornisce la forza motrice per il movimento delle lancette. Il bilanciere, invece, è una piccola barra metallica che si muove avanti e indietro, generando una oscillazione che permette di scandire il tempo. L’escapement invece è un meccanismo composto da una ruota dentata e un paletto, che si occupa di regolare il flusso di energia dal bariletto al bilanciere.
Dicevamo, gli orologi manuali richiedono che l’utente li carichi manualmente attraverso la corona, mentre gli orologi automatici si caricano in modo autonomo attraverso il movimento del polso dell’utente. In entrambi i casi, l’energia meccanica viene trasferita dal bariletto al bilanciere attraverso l’escapement, permettendo alle lancette di muoversi e segnare il tempo.
Concludiamo dicendo che gli orologi meccanici sono considerati oggetti di lusso e rappresentano un’arte meccanica. La loro costruzione e montaggio richiedono una precisione estrema, poiché ogni componente deve essere perfettamente allineata e regolata per garantire la massima accuratezza nella misura del tempo.