È ripresa la tendenza all’aumento del prezzo di benzina e gasolio alla pompa, con le medie nazionali in modalità “fai da te” che si avvicinano rispettivamente a 1,83 euro/litro e 1,88 euro/litro.
Tendenza mista per i prezzi dei prodotti raffinati sul mercato internazionale, con la benzina in leggero aumento e il diesel in calo. Secondo i risultati del sondaggio condotto quotidianamente da Staffetta Quotidiana, Tamoil ha aumentato di un centesimo al litro le tariffe suggerite per benzina e gasolio a partire dalla mattinata di oggi.
Lo sciopero inizia il 25 gennaio
Si tratta delle medie dei prezzi praticati e comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati da Staffetta. La rilevazione è stata effettuata alle 8:00 di ieri mattina su circa 15 mila impianti: la benzina self-service è stata quotata a 1,826 euro/litro, mentre il gasolio a 1,875 euro/litro. Il prezzo registrato della benzina è di 1,964 euro al litro, mentre quello del gasolio è stato di 2,013 euro al litro. Il GPL è fornito a 0,782 euro/litro, il GNC servito a 2,166 euro/kg, il GNL a 2,624 euro/kg.
Nel frattempo, i gestori dei distributori di benzina hanno confermato che sciopereranno il 25 e il 26 gennaio, ma la durata dello sciopero sarà di sole 48 ore. Bruno Bearzi, presidente della Figisc, ha sottolineato in una conferenza stampa insieme a Faib e Fegica che la discussione avvenuta al Mimit “non è stata soddisfacente” e che “non c’erano i presupposti per revocare lo sciopero”. La conferma dello sciopero è sottolineata dal presidente della Fegica, Roberto Di Vincenzo. “C’è molta insoddisfazione”, continua Giuseppe Sperduto, presidente della FAIB.
A conferma di quanto ipotizzato da Fegica, Sperduto rivela: “Ci adeguiamo alla richiesta dell’Autorità di Sciopero e riduciamo lo sciopero previsto per il 25-26 gennaio da sessanta a quarantotto ore”. Pertanto, lo sciopero inizierà alle 19 del 24 gennaio e proseguirà fino alle 19 del 26 gennaio.