La prima cosa che viene in mente dopo essersi svegliati al mattino è guardare i propri telefoni cellulari, e questo è un grosso problema. Nonostante i suoi incredibili benefici, dispositivi come gli smartphone possono influenzare il tuo corpo e la tua mente se usati in modo eccessivo.
Secondo uno studio di ricerca di IDC, circa l’80% degli utenti di smartphone controlla i propri telefoni cellulari entro 15 minuti dal risveglio ogni mattina. La verità è che al giorno d’oggi è ovvio che le persone non hanno alcun controllo sui propri dispositivi, il che può avere un impatto negativo anche sulla loro salute e produttività. Ma ti sei mai chiesto cosa succede al tuo corpo quando controlli il telefono pochi minuti dopo esserti svegliato?
Controllare il telefono subito dopo il risveglio potrebbe non essere un buon modo per iniziare la giornata considerando il fatto che sei bombardato da nuovi messaggi, e-mail, cose da fare e altre cose che scatenano una sensazione di stress e ansia. Questo interrompe le tue possibilità di iniziare la giornata con una mente calma.
Un problema anche di salute
Secondo la dottoressa Nikole Benders-Hadi, una psichiatra, “rivolgersi immediatamente al telefono quando ti svegli può iniziare la giornata in un modo che ha maggiori probabilità di aumentare lo stress e farti sentire sopraffatto”.
Inoltre, uno studio dell’Università di Göteborg in Svezia ha rilevato che l’alta frequenza dei telefoni cellulari era direttamente collegata all’aumento del rischio di disturbi del sonno e sintomi di depressione nei giovani uomini e giovani donne.
A parte questo, guardare il tuo telefono al risveglio potrebbe dirottare il tuo tempo e la tua attenzione e renderti meno produttivo.
Nel frattempo, la ricerca ha dimostrato che l’uso prolungato degli smartphone può comportare un rischio maggiore di sindrome del collo, visione offuscata, sovrappeso o obesità. I ricercatori hanno studiato i rischi per la salute associati all’uso del telefono cellulare, concentrandosi principalmente su germi, cancro, incidenti stradali, radiazioni elettromagnetiche, cambiamenti nell’attività cerebrale e nei modelli di sonno.