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Benzina o diesel, destino comune segnato per le auto in Europa

Il 2023 è iniziato con una notizia molto negativa per gli italiani. I costi per la benzina e il diesel sono tornati a salire su tutto il territorio nazionale a partire dal 1 gennaio, a causa della mancata proroga allo stop delle accise varato la scorsa primavera dal Governo Draghi. L’effetto di questa mancata proroga ha portato i costi dei carburanti a salire sino a 20 centesimi al litro. Un litro di benzina in media oggi torna a costare sino a 2 euro. Financo  superiore è il valore del diesel.

 

Benzina e diesel, le auto saranno presto ritirate

Il difficile scenario sui prezzi della benzina e del diesel potrebbe proseguire per tutto il 2023, in attesa di una soluzione definitiva che già si intravede all’orizzonte. Anche l’Italia, infatti, ha aderito al programma europeo volto alla transizione ecologica per quanto concerne la mobilità.

Con l’arrivo del nuovo anno l’Italia, così come gli altri paesi membri dell’UE, dovrà stabilire una vera e propria road map in vista della data prevista per la svolta green nel campo dei trasporti. La comunità europea, infatti, ha stabilito che entro e non oltre il 2035, tutti i paesi membri dovranno fermare la loro produzione di veicoli a benzina e diesel. Per i cittadini saranno anche vietati i nuovi acquisti.

L’Unione Europea nel corso di questa decade che ci divide da tale scadenza si impegnerà sia vero i cittadini sia verso le imprese per favorire l’acquisto e la produzione di vetture ecologiche, siano esse con motore totalmente elettrico oppure ibride. Inutile dire che, almeno ad oggi, l’idea della riconversione non scalda i cuori dei cittadini, soprattutto per i costi tutt’ora molto elevati dei veicoli green.

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Pubblicato da
GennaroS