I benzinai italiani hanno deciso di procedere con uno sciopero di 48 ore, iniziando il 24 Gennaio alle 19 su strade ordinarie e alle 22 su autostrade. Questo terminerà il 26 Gennaio alle 19 e 22 rispettivamente. Nonostante i tentativi di confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali, Faib, Fegica e Figisc-Anisa, le parti non sono riuscite a trovare un accordo e i sindacati hanno accusato il governo di non aprire al confronto sui veri problemi del settore e di parlare solo di “trasparenza” e “zone d’ombra” per nascondere le proprie responsabilità.
Sciopero dei benzinai: cosa sta succedendo?
La causa dello sciopero è il decreto trasparenza del governo per la benzina, che ha introdotto l’obbligo per i benzinai di esporre il prezzo medio regionale sulla cartellonistica. Inoltre, si è parlato della possibilità che il governo lanci un’app per permettere agli utenti di monitorare i prezzi. La situazione è delicata poiché il prezzo della benzina ha registrato recenti aumenti e lo sciopero dei benzinai potrebbe causare problemi per gli automobilisti.
Difatti la decisione dei lavoratori ha suscitato preoccupazione tra i consumatori, i quali temono di trovare difficoltà nell’approvvigionamento di carburante durante il periodo di sciopero. Il governo ha invitato i cittadini a non creare situazioni di panico e di evitare di fare rifornimento in quantità eccessive, per evitare di svuotare i serbatoi delle stazioni di servizio.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha dichiarato che saranno adottate misure per garantire la sicurezza e l’approvvigionamento di carburante durante lo sciopero. Inoltre, alcune stazioni di servizio potrebbero rimanere aperte nonostante la decisione, poiché alcuni benzinai potrebbero decidere di non aderire alla protesta. Il settore della distribuzione di carburante è attualmente in una fase di profondo cambiamento.