La minuscola luna ghiacciata di Saturno, Encelado, non solo è sospettata di contenere un oceano liquido sotto la sua crosta ghiacciata, ma è anche ricoperta da una quantità sorprendente di materiale simile alla neve, che lascia perplessi gli scienziati.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Icarus, la minuscola luna potrebbe essere stata tettonicamente molto più attiva nel tempo di quanto si pensasse in precedenza. Stiamo davvero parlando di neve? Lo studio stesso si riferisce allo strato come “regolite”, mentre la copertura mediatica ha ampiamente utilizzato la parola “neve”.
“Il materiale che abbiamo misurato sulla superficie di Encelado non è stato generato da un’atmosfera che genera la neve“, ha detto a Futurism in una e-mail l’autrice principale Emily Martin, scienziata planetaria presso il National Air and Space Museum di DC. “Tuttavia, il modo in cui le particelle ghiacciate del pennacchio di Encelado cadono in superficie ricorda la neve e penso che sia un’analogia appropriata”.
Potrebbe fornirci indizi sulla vita nello spazio
C’è anche la possibilità che la neve di Encelado non sia esattamente la stessa sostanza soffice che si trova qui sulla Terra.
“Per quanto ne so, le proprietà fisiche di questo materiale non sono ancora ben comprese“, ha detto Martin a Futurism, aggiungendo che molti scienziati stanno cercando di “comprendere le proprietà fisiche della gelida regolite“.
Terminologia a parte, la conclusione degli scienziati potrebbe finire per svolgere un ruolo fondamentale se dovessimo mai tentare di far atterrare una sonda sulla superficie di Encelado, come riporta Science Alert, il che potrebbe certamente valere il viaggio, poiché l’oceano sotterraneo della luna è un primo posto dove cercare la vita extraterrestre nel nostro sistema solare.
Le immagini ad alta risoluzione scattate dalla sonda Cassini della NASA nel 2017 hanno rivelato un vasto numero di “catene di pozzi“, che sono caratteristiche geologiche simili a crateri che si formano quando il materiale viene risucchiato da un vuoto sottostante, non diversamente dai tubi di lava o dalle grotte calcaree.