Avete mai sentito parlare dell’effetto Troxler? sicuramente gli amanti dell’illusione ottica avranno risposto positivamente, ma scommettiamo che al contrario molti di voi non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando. Proviamo a spiegarvelo.
L’effetto Troxler, nominato così giustappunto in onore del medico Ignaz Paul Vital Troxler, è legato al cosiddetto adattamento visivo. L’occhio umano, nel momento in cui focalizza la propria attenzione su un unico punto, porta i neuroni ad adattarsi agli stimoli visivi, tanto da rendere inutile il contorno, e rendendo a tutti gli effetti visibile solo quel piccolo punto centrale su cui tutti si sono focalizzati.
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Illusione ottica, l’immagine simbolo dell’effetto Troxler
L’immagine simbolo dell’Effetto Troxler è proprio questa, una serie di sfumature di colori tutte mischiate tra loro, e volutamente opacizzate (rese poco nitide) dall’ideatore, al cui centro trova posto un piccolissimo punto nero. Per dimostrare l’Effetto, è necessario concentrare la propria attenzione proprio sul suddetto punto, in pochi secondi vi accorgerete che tutti i colori che vi circondano inizieranno a sfumare sempre di più, sino a svanire completamente.
Non si tratta di magia, né di un effetto derivante dalla presenza di una GIF, ma semplicemente del vostro cervello che si adatta alla scena che sta guardando, in questo modo fornisce la massima importanza, al singolo punto, relegando sul secondario tutto il resto, tanto da renderlo inutile alla vista, e quindi quasi inesistente. Un piccolo trucchetto che può tuttavia dire molto su come il nostro cervello lavori quotidianamente.