Anche nel Regno Unito infatti i test sono iniziati, in modo particolare di un dispositivo a energia diretta da laser, chiamato Dragonfire. Si tratta di un’arma realizzata per offrire difesa aerea a corto raggio e protezione ravvicinata per le navi militari.
Il laser Dragonfire ricorda un cannone ed è capace di tracciare bersagli aerei con una precisione “eccezionalmente elevata”, come riporta il consorzio che ha favorito il suo sviluppo, supportato dalla dalla società britannica specializzata in sistemi missilistici MBDA e composto da Leonardo UK, QinetiQ, Arke, BAE Systems, Marshall e GKN.
A quanto pare, Dragonfire è infallibile: tramite un test condotto una settimana fa, il laser ha puntanto, tracciato e distrutto un drone a più di 3 km di distanza. In più, il suo raggio laser da 50 kW è in grado di colpire anche bersagli molto più piccoli delle dimensioni di una moneta che viaggiano a una velocità pari a quella del suono.
Il cannone laser è un’arma a energia diretta che viene usata per verificare le possibili applicazioni all’interno delle forze armate britanniche, essendo che è ancora in fase di test. L’arma, come detto prima, è stata progettata per la difesa, includendo di fatto capacità d’identificare, monitorare e dissuadere una possibile minaccia, oltre al fatto di poter eliminare con estrema precisione l’attacco in dirittura d’arrivo.
Dragonfire riesce ad acquisire obiettivi a lunghissime distanze e non si fa spaventare da condizioni metereologiche avverse. “I risultati finora ottenuti sono stati impressionanti, con una precisione millimetrica mantenuta a lungo raggio – fanno sapere da Leonardo UK –. Il prossimo passo sarà maturare questa tecnologia e svilupparla in una suite di capacità pronta per il campo di battaglia”.
Il raggio laser è composto da una combinazione di raggi all’avanguardia capaci di costituirne uno molto potente e preciso. Ciò è ottenuto in parte tramite l’uso di decine di fibre di vetro, anche se le sue specifiche tecniche rimangono ancora riservate.