Il Tribunale di Ivrea ha emesso un giudizio di esecuzione nei confronti di Vodafone, a seguito di un caso iniziato nel 2009 sollevato da un utente. Secondo quanto riportato dallo studio legale, questo potrebbe essere il più alto risarcimento mai riconosciuto in Italia a favore di un consumatore. Vediamo cosa sarebbe successo.
Vodafone: il caso del codice di migrazione rinnegato
La vicenda pone le radici nel 2009, quando Vodafone avrebbe impedito ad un cliente di effettuare la portabilità del numero verso un altro operatore a causa del pagamento con un giorno di ritardo di una bolletta. L’operatore non avrebbe fornito il codice di migrazione all’utente, fondamentale per effettuare la portabilità, causando anche la perdita dell’utenza.
Il giudice di Ivrea ha decretato che Vodafone potrebbe essere costretta a pagare una multa di 20 Euro per ogni giorno di ritardo, che salirà a 50 Euro al giorno dopo il trentunesimo giorno di inadempienza, oltre che fornire il codice di migrazione. Le parti sono in attesa della sentenza da parte del Tribunale di Brindisi, dove il cliente è residente. Vodafone ha rilasciato una dichiarazione in cui precisa che la vicenda è ancora in corso e c’è un giudizio pendente davanti al Tribunale di Brindisi che ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio. L’azienda spera di chiarire definitivamente la vicenda una volta completata la consulenza.
Il risarcimento di 200mila Euro richiesto dall’utente rappresenta una somma significativa, ma dimostra l’importanza di tutelare i diritti dei consumatori e di penalizzare gli operatori che non rispettano le norme previste dalla legge.
Qualora anche voi foste vittime di tale “tranello”, è importante che vi rivolgiate ad un avvocato specializzato in caso di controversie con gli operatori telefonici, per poter ottenere il giusto risarcimento.