Ma cos’è il nucleo domestico? In base a quanto detto, rappresenta “un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione del titolare dell’account”; dunque, nello specifico, s’intendono famiglie e coinquilini. Al nucleo domestico viene anche associata la posizione principale dell’account, la quale viene stabilita nel momento in cui quest’ultimo viene creato mediante la rete Wi-Fi su cui si effettua la prima volta l’accesso.
Attraverso il tracciamento dell’indirizzo IP e le ID dei dispositivi, verranno immessi nel nucleo domestico tutti i dispositivi che accedono all’account dalla stessa posizione principale, almeno una volta ogni 31 giorni.
Di conseguenza, la visione della piattaforma di streaming sarà sottoposta a verifica ed eventuale blocco in caso di trasgressione. Nelle sue note, Netflix è stata sintetica ma chiara “le persone al di fuori del tuo nucleo domestico dovranno usare un account proprio per guardare Netflix”.
La verifica incomincia quando si accede all’account tramite un dispositivo non associato al nucleo domestico o nel momento in cui “l’account viene utilizzato di continuo da una località esterna” alla posizione principale da un dispositivo compreso nel nucleo domestico.
Dunque, la regola vale sia quando l’account viene usato da amici o amiche con le quali è stata condivisa la password e sia quando il titolare o la titolare dell’account si trova per molto tempo lontano dalla rete Internet identificata come posizione principale.
Per fare la verifica, Netflix invierà un link all’indirizzo mail o al numero di telefono associato all’account principale, dove verrà inviato un codice di verifica a quattro cifre da inserire in 15 minuti massimo. Dopo la verifica, si potrà continuare a usufruire del servizio.
In base al piano tariffario, si potranno stabilire il numero di dispositivi che possono servirsi del servizio di streaming, ma solamente ma solo “a patto che essi appartengano alle persone del medesimo nucleo domestico”. Di conseguenza, per far sì che qualsiasi account condiviso funzioni, bisognerà accedere almeno una volta ogni 31 giorni dalla posizione principale.
Tutto ciò che abbiamo detto fino a questo momento, dovrebbe entrare in vigore in Italia a partire da marzo 2023.