Negli ultimi tempi il servizio di streaming più famoso al mondo ha subito delle battute d’arresto. La crescita degli abbonamenti è rallentata parecchio e in alcuni mesi si è addirittura arrestata.
La società ha cercato di correre al riparo facendo qualche taglio al personale e cercando di introdurre nuove misure per portare nuovi iscritti.
Una delle misure adottate è proprio l’introduzione di un abbonamento base con pubblicità che è stato lanciato, in Italia, il 3 novembre scorso.
Questo piano ha un costo di 5,49 euro al mese con una qualità di visualizzazione in HD di massimo 720p e non prevede la possibilità di scaricare i contenuti per poi riprodurli offline.
Le pubblicità durano circa 20 secondi e vengono trasmesse prima e durante ogni episodio e ogni film. Si tratta in tutto di 5 minuti di pubblicità ogni ora di contenuto.
I sondaggi fatti prima del lancio del piano con la pubblicità integrata non avevano lasciato grandi dubbi, l’idea sembrava non piacere agli utenti. Invece sorprendentemente i numeri sono stati smentiti. Pare che a gennaio ci siano state il doppio delle iscrizioni rispetto al mese precedente.
Eppure anche la stessa Netflix non si aspetta molto da questo piano, prevedendo solo 1,7 milioni di iscrizioni durante il 2023.
Chissà se con la fine della condivisione delle password annunciato per marzo e l’impossibilità di dividere il proprio account con altri utenti, gli spettatori protenderanno verso la scelta dell’abbonamento con pubblicità, più economico rispetto al piano base standard di Netflix.
Oppure anche questa scelta si rivelerà un grande flop?