In una recente ricostruzione storica, gli esperti hanno scovato una verità entusiasmante: le donne Maya probabilmente parteciparono attivamente alle guerre precolombiane. Questa scoperta è stata fatta in seguito al ritrovamento di una donna di alto rango con una freccia conficcata nella scapola (non si poteva che trattare di un’esperta arciera).
I tre scheletri ritrovati nella capitale Maya di Mayapán sono stati fondamentali per comprendere gli eventi delle guerre della fine dell’era postclassica Maya, ovvero tra il 1200 e il 1450 d.C. Uno dei corpi apparteneva a un uomo e ad una donna di alto rango, ma anche ad una di origini comuni.
Gli esperti hanno notato che la prima citata aveva un braccio molto allenato, simile a quello dell’uomo guerriero, che era morto colpito da una freccia di ossidiana
conficcata nella gabbia toracica. La donna, d’altro canto, è morta per una freccia conficcata nella spalla, fatta di materiale selcioso.Gli esperti hanno scoperto che le ossa della parte superiore del braccio maschile erano più adatte alla pratica del tiro con l’arco rispetto alla donna di basso rango. Tuttavia, le ossa della donna elitaria erano sorprendentemente simili a quelle dell’uomo.
In base a queste scoperte, gli autori dello studio hanno concluso che maschi e femmine di alto rango “erano molto probabilmente a livelli di competenza relativamente simili se praticavano il tiro con l’arco”. Questa scoperta sfatò la vecchia credenza che le donne non partecipassero alle guerre e che avessero solo un ruolo subalterno nella società Maya, anzi. La figura femminile avevano un ruolo attivo e importante nella società e nella guerra.