Intorno alle 11 di domenica, gli utenti di TIM hanno iniziato a segnalare un interruzione a danno della loro linea internet; a mezzogiorno, l’hashtag #timdown era già di tendenza su Twitter, con oltre 7.000 menzioni. Per tutto il giorno, i clienti di Telecom Italia sono stati completamente tagliati fuori da Internet o hanno avuto solo un servizio intermittente a causa di un’interruzione di rete diffusa su tutto il territorio nazionale. Verso l’ora di pranzo, l’azienda ha riconosciuto l’interruzione diffusa. Inoltre, ha informato che “è stato riscontrato un guasto alla connettività globale che ha interessato il servizio su scala nazionale”.
Di conseguenza, il trasferimento di dati in uscita dai server esteri era ostacolato da un problema di flusso di dati e non di servizio telefonico. Un problema che ha richiesto una profonda riflessione per essere risolto, ma alle 5 tutto era tornato alla normalità. Tuttavia, i funzionari della polizia postale hanno negato che l’assalto odierno all’infrastruttura Telecom sia opera di hacker. La domenica di campionato si è registrata una marea di lamentele per la mancanza di accesso a Internet, soprattutto sulla rete fissa.
Gli abbonati a DAZN, che si sarebbero persi il derby Inter-Milan, sono stati gli utenti più irritati. Tuttavia, Tim ha annunciato che la rete è tornata attiva in tempo per la partita serale. NetBlocks, un osservatore indipendente dell’attività di Internet, ha rilevato che durante l’interruzione la connessione a livello nazionale è stata ridotta del 26% rispetto ai livelli abituali.
In particolare, i grandi centri urbani hanno risentito degli effetti dell’interruzione, al punto che il Codacons ha chiesto a Tim di pensare a “un risarcimento per i privati che hanno subito perdite a causa del guasto alla rete”. Tim ha presentato le proprie scuse ai consumatori, ma l’associazione dei consumatori ritiene che l’azienda debba “offrire al più presto garanzie sul fronte della sicurezza dei dati e delle informazioni personali dei propri utenti, soprattutto in considerazione della posizione dell’azienda nel mercato telefonico in Italia e dei suoi milioni di abbonati”.