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Illusioni ottiche ibride, cosa sono?

Qual è la differenza tra la realtà e quello che noi effettivamente percepiamo come vero? La percezione dell’occhio umano e di conseguenza delle informazioni che trasmette al cervello non è sempre sinonimo di realtà. Il nostro occhio può essere ingannato, basta che cambino le circostanze. Una scarsa illuminazione o una diversa prospettiva può darci delle percezioni diverse dalla realtà.

Le illusioni ottiche, di cui abbiamo centinaia di esempi, ci possono confondere e anche divertire. Sembrano quasi circondate da un’aurea magica poiché appaiono quasi inspiegabili.

Illusioni ibride: cosa sono?

Ovviamente non hanno nulla a vedere con la magia, bensì con delle spiegazioni scientifiche che riguardano anche il funzionamento del corpo umano.

Gli scienziati da sempre si interrogano sugli ‘errori’ che commette il nostro occhio quando viene ingannato e sono stati condotti diversi studi sull’inefficienza visiva.

In particolare, nel 1994 gli psicologi Aude Oliva

e Philippe Schyns, per studiare i meccanismi del cervello nel percepire un’immagine, creano le cosiddette ‘illusioni ottiche ibride’.

Le illusioni ibride sono composte da due immagini sovrapposte l’una sull’altra sulla base della frequenza con cui si alternano zone chiare e zone scure, chiamate frequenze spaziali.

Una delle immagini ibride più famose è quella dell’unione di Albert Einstein e Marilyn Monroe. Da vicino si dovrebbe vedere chiaramente il volto di Einstein, ma più ci allontaniamo più il nostro occhio ha difficoltà a distinguere i dettagli o se non si ha una vista ottimale, si inizierà ad intravedere il viso della Monroe.

Quest’immagine è un altro esempio di illusione ottica ibrida. Da vicino ci sembra di vedere un delfino ma se ci allontaniamo di qualche metro questo si trasformerà in una macchina!

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Pubblicato da
Federica Iazzi