Illusioni ottiche, ecco la famosa figura di Boring

Illusioni ottiche e dove trovarle, la nostra rubrica che propone quasi quotidianamente un approfondimento sulle migliori illusioni della storia, si arricchisce di un nuovo capitolo focalizzato interamente sulla Stanza di Ames.

Per la prima volta non parliamo di una immagine o di un dipinto, ma di una vera e propria stanza fisica, realmente esistente, realizzata (ed ideata) da Adelbert Ames nel corso del lontano 1946. Le sue caratteristiche sono veramente particolari, infatti se vista con una prospettiva frontale, la camera sembra classica, con due pareti laterali perfettamente parallele tra loro, come anche soffitto e pavimento, la forma della camera è invece a parallelepipedo.

 

Illusioni ottiche, il mistero della stanza di Ames

La realtà è tuttavia molto diversa da quanto vi abbiamo appena raccontato, infatti le pareti sono completamente divergenti, ovvero puntano verso direzioni differenti, mentre il pavimento è inclinato (come anche il soffitto), non piano come si poteva immaginare dalla visione frontale.

Si tratta di una classica illusione prospettica, infatti la prospettiva gioca scherzi importanti all’utente che si approccia ad essa, grazie ad uno studio molto approfondito delle angolazioni e delle proporzioni di ogni singola componente. Come se non bastasse, per avere un’idea più approfondita di tutto questo, pensate di mettere due persone agli angoli opposti della medesima stanza, vi accorgerete che una è piccolissima, mentre l’altra sembrerà un vero e proprio gigante.

Illusioni ottiche che spiegano ogni giorno quanto è interessante il nostro cervello, e la percezione generale, ma che allo stesso tempo spiegano a tutti alcuni degli artifici molto utilizzati ad esempio nel mondo dell’arte.

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