La maggior parte delle bottiglie di vino hanno una caratteristica in comune che poche persone attente notano. Stiamo parlando di quella specie di buco che si trova sul fondo, difficilmente rintracciabile su un’altra bottiglia contenente una bevanda alcolica. Ma a cosa serve esattamente quella specie di fossetta sul fondo? Andiamo subito a scoprire di seguito maggiori dettagli a riguardo.
La famosa fossetta risale a tantissimi anni fa, quando le bottiglie venivano lavorate da un soffiatore di vetro. Anche se oggi questi contenitori sono costruiti da macchine specifiche e molto più resistenti, perché sono ancora presenti queste fossette o “buchi” estremamente caratteristici?
La stragrande maggioranza degli esperti è convinto che la fossetta sia rimasta perché aiuta a raccogliere il sedimento nel periodo di invecchiamento del vino
, andando di fatto a ridurre la possibilità che questo vada a finire nel bicchiere quando andiamo a versare la bevanda. Tuttavia, nonostante la sua larga diffusione, si tratta di un’affermazione del tutto empirica e priva di fondamenti scientifici.Ciononostante, il buco infondo alla bottiglia fa ugualmente parte di una cultura enologica che vive ormai da secoli nel nostro Paese. E solo questo basta per far sì che le bottiglie di vino di oggi vengano ancora fabbricate in questo modo. Il vino è un elemento importante della cultura italiana, tanto che il vino “bio” non viene accettato di buon grado dagli italiani; dunque, il mantenimento di determinate tradizioni sono legate alla nostra cultura storica che nessuno può toglierci.