Le criptovalute hanno subito un’esplosione incredibile durante la pandemia, per poi crollare vertiginosamente subito dopo. Basti pensare che la criptovaluta più famosa, il Bitcoin, oggi vale meno di un terzo rispetto al suo massimo nel 2021.
Il loro crollo è causato dalla loro poca diffusione e dalla loro volatilità. Le criptovalute infatti sono troppo soggette alle variazioni improvvise di mercato e possono essere influenzate da ogni minimo fattore.
Il Bitcoin è una moneta virtuale decentralizzata creata dal 2009 da un anonimo. Il suo funzionamento si basa su dei protocolli crittografici. Non si tratta di una moneta fisica, per cui può essere conservata in dei ‘digital wallet’.
Il primo logo dei Bitcoin è stato ideato proprio dal suo inventore, che si fa chiamare Satoshi Nakamoto, e consisteva in una moneta d’oro con incise sopra le lettere B e C. La seconda versione vede la presenza della sola lettera B con due tratti verticali.
Nel 2012 un utente conosciuto come ‘Bitboy’ ha proposto alcuni miglioramenti per il logo mostrando alcuni suoi disegni. Inaspettatamente questo disegno diventò il logo che adesso tutti conosciamo: una B bianca inclinata a destra in un cerchio arancione.
Negli ultimi tempi, un utente su Twitter ha scoperto alcuni errori impercettibili presenti sul logo. Se si fa uno zoom sull’immagine si può notare come alcune curvature e una linea non siano perfettamente lisce ma presentino delle imperfezioni.
I Bitcoin sono ormai riconosciuti a livello mondiale con questo logo e ovviamente non saranno delle imperfezioni imperscrutabili a spingere ad un cambiamento.