Il rame è un metallo duttile e malleabile ed è un ottimo conduttore di calore ed elettricità ed è al 100% riciclabile e riutilizzabile.
Tutte queste sue caratteristiche gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di ‘oro rosso’, basti pensare che al giorno d’oggi 1 kilo di rame può arrivare a costare anche 8 euro.
Proprio a causa del suo valore e della scarsa reperibilità, il rame è incredibilmente soggetto ai furti. Le vittime di queste sottrazioni di rame sono principalmente le aziende operanti nel settore energetico, di trasporto e di telecomunicazioni. Società come Ferrovie dello Stato ed Enel denunciano continuamenti i furti di questo metallo.
Dove reperire il rame
Le nostre abitazioni possono diventare dei punti di ricerca per scovare del rame che non viene utilizzato. Non è per niente raro, tra le mura domestiche, imbattersi in oggetti costruiti in rame. Tra i vari prodotti che possiedono il rame, possiamo trovare le classiche pentole e padelle, strumenti musicali, posate e ornamenti come orecchini e collane.
Il valore del rame è variabile e dipende da alcuni fattori, come la forma e la purezza. Nel caso del rame ‘vergine’, ossia puro il prezzo si può aggirare intorno agli 8 euro al kilo. Per il rame usato invece, visto che dev’essere lavorato per tornare alla purezza originale, il prezzo si aggira intorno ai 2,50 euro. Il costo del rame usato dipende anche dalla sua forma, se tondeggiante o allungata. Per il rame che riveste i fili elettrici si possono raggiungere i 2,50 euro al kilo, mentre per il rame che forma oggetti come pentole e padelle, il massimo è di 1,50 euro.
Non resta che andare a cercare in casa.