Nel 2022, il mercato dei computer ha subito una flessione senza precedenti, con un calo del 21% nelle vendite di processori rispetto al 2021 e un calo del 19% nei ricavi complessivi. Questo è il dato emerso da un’analisi di mercato effettuata dal ricercatore Dean McCarron di Mercury Research, il quale ha spiegato che la difficile situazione economica globale ha avuto un impatto significativo sul settore.
Sebbene il declino sia stato notevole, in termini assoluti, le vendite di computer del 2022 sono state superiori a quelle degli anni precedenti alla pandemia. Ciò lascia pensare che il declino possa essere dovuto principalmente ad un aggiustamento post-pandemico del mercato e non ad una crisi dell’intero settore.
Tuttavia, questi trend di calo delle vendite di PC sono destinati a continuare per tutta la prima metà del 2023. Solo dopo l’estate
o forse addirittura ad inizio 2024, si prevede un aumento delle vendite dei PC.L’AMD nel frattempo è riuscita a sottrarre quote di mercato ad Intel e ad avvicinarsi al 30% dell’intero settore. Il team Blu, invece, scende a poco meno del 70%. Per il resto, secondo McCarron, basandosi su questi dati, è possibile affermare che il 2022 è stato il peggior anno per il mercato PC in termini di andamento percentuale delle vendite. La causa potrebbe essere l’aumento dell’utilizzo di smartphone e tablet, i quali hanno preso il posto dei PC tradizionali, soprattutto per l’uso quotidiano di navigazione in internet e di social network. Ma anche la crescente diffusione del lavoro da remoto, che ha richiesto la sostituzione di PC obsoleti, generando un’impennata delle vendite nel 2020, per poi scendere nei mesi successivi.