Elon Musk ha respinto i commenti dell’ex astronauta della Nasa Scott Kelly su Twitter in merito alla questione del supporto di Starlink all’Ucraina.
“L’Ucraina ha un disperato bisogno del tuo continuo sostegno“, ha scritto sabato il signor Kelly al capo di Twitter sulla sua piattaforma di social media. “La difesa da un’invasione genocida non è una capacità offensiva. È sopravvivenza. Vite innocenti andranno perdute.”
La richiesta è stata accolta con una gelida risposta dal signor Musk, che ha risposto: “Sei abbastanza intelligente da non innamorarti dei media e di altra propaganda. Starlink è la principale fonte di comunicazione per l’Ucraina, soprattutto in prima linea dove quasi tutte le altre connessioni Internet sono state interrotte. Tuttavia, non contribuiremo all’escalation del conflitto che potrebbe portare alla terza guerra mondiale”.
Una questione molto delicata
Il 31 gennaio Musk fece una dichiarazione dove spiegava che si sentiva a disagio a causa della resistenza ucraina perchè utilizzava il suo servizio a banda larga ad alta velocità per pilotare droni che trasportavano granate anticarro sulle posizioni russe, spiegando inoltre che “non avrebbe permesso” che la pratica continuasse.
“SpaceX Starlink è diventato la spina dorsale della connettività dell’Ucraina fino al fronte.”, ha twittato. “Tuttavia, non permettiamo che venga utilizzato per attacchi di droni a lungo raggio.”
Il presidente di SpaceX Gwynne Shotwell ha debitamente annunciato che il servizio sarebbe stato limitato nel paese per scopi militari, ma che sarebbe rimasto disponibile per le comunicazioni e per l’uso in attività umanitarie, come consentire agli ospedali ucraini di rimanere collegati.