Un recente studio condotto da ricercatori delle Università di Edimburgo e Dublino ha rivelato la presenza di spyware preinstallati in numerosi smartphone cinesi dei marchi Xiaomi, OnePlus e OPPO, venduti solo sul mercato cinese. Siamo in pericolo?
Anche se non è chiaro se gli spyware siano presenti anche su altri mercati globali, la raccolta di dati potrebbe coinvolgere centinaia di milioni di cittadini cinesi, dato che il 70% degli smartphone venduti in Cina ha Android come sistema operativo. Ma cosa sono questi spyware e cosa provocano? Essi permettono di accedere ad informazioni come l’IMEI e l’indirizzo MAC dello smartphone, la posizione GPS dell’utente, i numeri telefonici dei contatti, gli SMS e i pattern di utilizzo delle app.
Il problema principale sarebbe il numero elevato di app pre-installate dai produttori, che avrebbero accesso ad un alto numero di privilegi di sistema e che a volte sono impossibili da disinstallare. Anche gli utenti più attenti alla privacy sarebbero esposti alla raccolta dati da parte di queste app.
Come se non bastasse, gli spyware sono anche in grado di effettuare screenshot e registrare video delle attività degli utenti, senza che questi siano consapevoli di ciò. Ciò determina un rischio concreto per la privacy degli utenti, in quanto i dati raccolti
possono essere utilizzati a scopi commerciali o anche in maniera illecita.Non è la prima volta che i produttori cinesi di smartphone vengono accusati di installare spyware sui propri dispositivi. Nel 2016, ad esempio, il produttore cinese BLU è stato scoperto a installare un’applicazione preinstallata che raccoglieva i dati degli utenti e li inviava in Cina. Anche Huawei, un altro importante produttore cinese, è stato oggetto di critiche riguardo alla privacy dei propri utenti.
È importante sottolineare che la Cina ha leggi molto restrittive riguardo alla privacy dei cittadini e che il governo ha accesso a molte informazioni personali dei propri cittadini. Tuttavia, non è chiaro se questi produttori di smartphone agiscano in accordo con il governo cinese o se agiscano indipendentemente.
In ogni caso è sempre importante verificare quali app sono preinstallate sui propri dispositivi e disabilitare quelle non necessarie, ma soprattutto utilizzare software di sicurezza e privacy per proteggere i propri dati da eventuali attacchi.