L’Unione Europea ha deciso di bannare la produzione di motori endotermici a partire dal 2035. Il Parlamento Europeo ha votato a favore della nuova legge con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. Nonostante le tensioni, l’approvazione è stata ottenuta e il Consiglio dell’UE dovrebbe confermare la legge in modo formale.
Auto elettriche: l’obiettivo della nuova legge in arrivo
La nuova legge non si concentra sui motori in sé, ma sui combustibili utilizzati per alimentarli. A partire dal 2035 infatti, ogni veicolo prodotto all’interno dell’UE dovrà emettere zero CO2. I produttori di auto più piccoli che realizzano meno di mille vetture all’anno sono esentati dalle nuove disposizioni. Per coloro che producono tra le 1.001 e le 10.000 vetture, la nuova normativa varrà dal primo gennaio 2036.
La riforma non riguarderà le auto usate: dal 2035 si potrà continuare a circolare con i motori endotermici e anche i concessionari che hanno in vendita auto usate alimentate a diesel e benzina potranno continuare a venderle.
L’obiettivo della nuova legge è quello di incentivare la produzione di veicoli a basse e a zero emissioni, offrendo chiarezza per l’industria automobilistica e stimolando l’innovazione e gli investimenti dei costruttori. Lo scopo principale, come ormai sappiamo, è quello di ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria.
Tuttavia, i politici che si sono opposti alla decisione sostengono che ci saranno ripercussioni negative per l’industria automobilistica e per i lavoratori del settore. Alcuni politici hanno chiesto che sia il mercato a decidere quale tecnologia sia la migliore per raggiungere gli obiettivi, piuttosto che vietare completamente i motori endotermici.
Le auto elettriche momentaneamente sono ancora costose, con un prezzo di partenza di circa 21.000 euro in Italia, che è ancora piuttosto alto rispetto al prezzo della vettura con motore termico più economica. Inoltre, il loro costo di produzione è maggiore di quello delle auto a combustione interna.