Telecom Italia ha comunicato i risultati finanziari preliminari per l’esercizio del 2022, insieme a un piano industriale per il periodo 2023-25. L’amministratore delegato dell’azienda, Pietro Labriola, nominato nel gennaio 2022, è ottimista sulla performance dell’azienda, e afferma che ha superato gli obiettivi nella sua guida per l’anno fiscale 2022.
In effetti, la società ha avuto alcuni anni cupi, i ricavi hanno continuato a diminuire tra il 2017 e il 2021. E non sembra che il 2022 sia stato del tutto in controtendenza.
Ciò significa che la società ha continuato a fare affidamento sulla forte performance della sua attività brasiliana, dove i ricavi sono cresciuti del 19,2% nel 2022.
L’unità consumer domestica di TIM ha registrato un calo dei ricavi del 9% nel 2022, mentre sono cresciuti quelli della sua divisione enterprise.
La tempesta sembra passata
Labriola ha sottolineato, tuttavia, che la società è riuscita a sovraperformare la sua previsione per il 2022 nonostante i notevoli venti contrari. Questi includevano l’aumento dell’inflazione e dei costi energetici, insieme all’incertezza politica nel paese. Inoltre, i tassi di interesse sono cresciuti, il che è preoccupante per un’azienda con un debito netto di 20 miliardi di euro (21,35 miliardi di dollari) dopo i contratti di locazione.
L’azienda sta inoltre continuando la sua spinta al risparmio, che include una riduzione oraria del lavoro e una spinta ai prepensionamenti e alle uscite volontarie. Nel 2022, TIM ha realizzato risparmi combinati per 300 milioni di euro e punta a raggiungere 1,1 miliardi di euro nel 2023, per arrivare a 1,5 miliardi di euro l’anno successivo. A settembre 2022, aveva tagliato circa 9.000 posti di lavoro dal suo libro paga nei sei anni precedenti, lasciandola con un organico di circa 52.000.