In viale Mazzini ci sarebbero tante cose di cui parlare. Infatti, le parole del ministro Giorgetti rilasciate la settimana scorsa, riguardanti le possibili necessità di togliere il Canone Rai dalla bolletta della luce, ha generato ulteriore preoccupazione e incertezza per quanto riguarda la TV di stato.
Infatti, come detto anche dall’amministratore delegato Carlo Fuortes, la mossa del Governo Renzi di portare il Canone Rai in abbonamento in bolletta nel 2015 era riuscito a fruttare più di 7 milioni di utenti paganti in più e un tasso di evasione che dal 27% è sceso al 5%. Dunque, una manna dal cielo per l’Italia.
Di fatto, allo stato attuale, la posizione dal punto di vista finanziario del gruppo è in negativo di 650 milioni, come riportato dal il Sole 24 ore. E -541 milioni provengono solamente dalla RAI. Chiaramente, con dei numeri così negativi, togliere il la tassa dalla bolletta non può che generare ansia.
Inoltre, è importante tenere in considerazione che il Canone rappresenta il 70% degli introiti della Rai per questo 2023. Dunque, se il livello di evasione dovesse malauguratamente tornare a quello di qualche anno fa, la Rai si troverebbe praticamente in ginocchio.
Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, la settimana scorsa aveva detto in maniera esplicita che il canone andrà tolto dalla bolletta. “Quest’anno, io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento“.