L’ultimo scatto di James Webb ha inquadrato l’ammasso Pandora che con le proprie formazioni stellari ha certamente conquistato gli occhi e i cuori degli appassionati, con interessanti eventi spaziali osservabili, a quanto pare però non è ancora finita, infatti il famoso telescopio ci ha appena regalato dei nuovi interessantissimi scatti in merito le galassie spiraliformi.
Gli scienziati sperano, sfruttando la elevatissima risoluzione del telescopio, di poter carpire tutti i segreti presenti nell’Universo osservabile, la NIRCam di JW infatti ricordiamo che consente di osservare nell’infrarosso e dunque di penetrare le nubi cosmiche di polveri e gas.
Negli ultimi giorni il telescopio si è fermato a osservare NGC 1365, NGC 1433 (conosciuta anche come PGC 13586) e NGC 7496.
Qui possiamo osservare NGC 1365, posizionata nella costellazione della fornace e la cui struttura è spirale barrata.
Qui invece possiamo osservare NGC 1433 o PGC 13586, situata nella costellazione dell’orologio a circa 50 milioni di anni luce dalla Terra, la sua struttura è a doppio anello barrato.
Qui invece abbiamo NGC 7496, galassia a spirale che si trova nella costellazione della Gru.
Per osservare le galassie è stato sfruttato lo strumento MIRI che guardando nel medio infrarosso ha consentito di vedere oltre le coltri di nubi, altrimenti insuperabili per altri strumenti, utilizzando le lunghezze d’onda di 7,7 µm e 11,3 µm è poi possibile evidenziare la presenza di idrocarburi policiclici aromatici che sono fondamentali per la formazione di stelle e pianeti.
Nelle varie osservazioni sono stati adoperati i filtri F770W, F1000W, F1130 e F2100W che corrispondono alle lunghezze d’onda di 7,7 µm, 10 µm, 11,3 µm e 21 µm ai quali sono stati assegnati rispettivamente i colori blu, verde, verde e rosso.