L’Euro è stato introdotto in 12 Stati facenti parte dell’Unione Europea a partire dal 1 gennaio 2002. L’introduzione di questa moneta ha segnato una svolta storica importante per l’economia dei Paesi coinvolti.
La trattativa ha impegnato i Governi degli Stati per diversi anni con l’obiettivo di creare un mercato unico e maggiore stabilità economica nel Continente. Sono state eliminate le barriere commerciali, rendendo il commercio più fluido e prevedibile.
L’Euro comprende ben 7 tagli di banconote diverse: 5 €, 10 €, 20 €, 50 €, 100 €, 200 € e 500 €. Queste sono le banconote facenti parte della prima serie. Esiste poi una seconda serie successiva che comprende solo sei tagli.
Infatti, la banconota da 500 euro, seppur ancora in circolazione, non viene più prodotta.
Le banconote da 500 euro non vengono più stampate dal 2019. La decisione della Banca Centrale Europea di eliminare la produzione di questo taglio dipende da più fattori.
In primo luogo, il taglio da 500 euro era spesso associato al riciclaggio di denaro sporco corruzione, contraffazione e finanziamenti alla criminalità organizzata e a gruppi terroristici. Il loro sporco utilizzo dipendeva dalla possibilità di trasportare quanto più denaro possibile in spazi ristretti. Da questo punto di vista, toglierla dal mercato permette di fare una mossa per contrastare l’illegalità.
Un altro dei motivi che ha spinto a prendere questa decisione è l’incentivo all’uso dei pagamenti elettronici per contrastare l’evasione fiscale riducendo il rischio di frodi.
La decisione della BCE è stata soggetta a molti dibattiti da parte di alcuni cittadini che vedono l’eliminazione della banconota da 500 euro come una grave violazione della privacy finanziaria.