Negli ultimi giorni Tesla ha dovuto richiamare 362mila veicoli a causa di un problema alla guida autonoma. Questo è solo l’ultimo di una serie di richiami che l’azienda si è vista costretta ad affrontare nel corso degli anni. Si stima che dal 2021 ad oggi l’azienda abbia ritirato almeno 2 milioni di veicoli in tutto il mondo per risolvere una varietà di problemi.
Ci sono stati diversi motivi che hanno portato alla necessità di richiamare i veicoli Tesla, tra cui problemi con l’autopilot, cinture di sicurezza, sistema di chiamata d’emergenza automatica, aggiornamento del firmware e altre problematiche ben più leggere, come un bullone del motorino del servosterzo o il cablaggio del cofano del bagagliaio.
Come dicevamo, Tesla ha affrontato un totale di 122 richiami da quando è diventata un’auto di massa. Nel 2022, la casa automobilistica ha venduto circa 1,3 milioni di auto, mentre il numero di richiami è stato di 2 milioni. Nel 2021, l’azienda ha rischiato di dover richiamare 830mila auto a seguito di un’inchiesta delle autorità americane su alcuni incidenti verificatisi con Tesla vendute dal 2014.
I richiami non sono stati solo negli Stati Uniti, ma anche in Cina, per via di problemi legati alle cinture di sicurezza e di software. Alla fine del 2022, circa 1,1 milioni di auto
hanno ricevuto un richiamo virtuale o un aggiornamento a seguito di malfunzionamenti ai finestrini. La NHTSA ha chiesto a Tesla di richiamare 158mila Model S e Model X all’inizio del 2021 per un problema alla centralina di gestione del sistema multimediale, e 500mila fra Model 3 e Model S per problematiche al cofano motore e alla retrocamera di parcheggio.