Se siete appassionati di opere apocalittiche, avrete sicuramente notato come spesso gli autori decidano di far utilizzare ai protagonisti le auto, anche decenni dopo la fine della civiltà. Tuttavia, questo elemento potrebbe risultare poco realistico se si considera che la benzina ha una data di scadenza e dopo un certo periodo perde gran parte delle proprietà che le permettono di far funzionare il motore.
La benzina, infatti, è un carburante volatile e può degradarsi nel tempo, soprattutto se non conservata in modo adeguato. Se tenuta in un contenitore di metallo o plastica sigillato, la benzina inizia a perdere la sua combustibilità a causa dell’ossidazione e dell’evaporazione in circa tre-sei mesi. Le miscele di etanolo e benzina, invece, hanno una durata di conservazione ancora più breve, di due o tre mesi.
La benzina stabilizzata al carburante, invece, può durare da uno a tre anni in condizioni ottimali, ma se viene conservata nel serbatoio di un’auto
inizia a degradarsi in circa un mese. Inoltre, se si utilizza del carburante troppo vecchio, questo potrebbe danneggiare i componenti interni del motore, formando un residuo di gomma che potrebbe causare blocchi improvvisi. Se c’è etanolo nel carburante, potrebbe attirare vapore acqueo nel tubo del carburante, con una conseguente corrosione interna.Ecco, tutti questi fattori rendono improbabile l’utilizzo delle auto dopo decenni dalla fine della civiltà. Sebbene possa essere possibile trovare benzina ancora utilizzabile in alcuni serbatoi ben sigillati, la maggior parte sarebbe ormai deteriorata e non funzionerebbe più. Inoltre, se l’umanità fosse stata distrutta decenni prima, non ci sarebbero stati luoghi dove rifornirsi di benzina fresca, rendendo impossibile la produzione di nuovi carburanti.
Ci sono anche alcune opere apocalittiche che cercano di superare questo ostacolo con la produzione di carburanti alternativi, come il biodiesel o l’etanolo, ma questi rimarrebbero comunque limitati e difficili da produrre in un mondo post-apocalittico.