La storia dell’Egitto antico continua a sorprendere e affascinare il mondo moderno. In particolare, la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon nel 1922 da parte di Howard Carter ha destato grande interesse per la straordinaria quantità di tesori che essa conteneva. Tra questi, uno degli oggetti più enigmatici è lo scarabeo giallo che adornava la collana del giovane sovrano.
Da tempo si è ipotizzato che il gioiello fosse stato creato con materiale di origine extraterrestre, e la conferma di questa teoria è giunta solo recentemente. Nel 2019, infatti, la rivista Geology ha pubblicato uno studio che ha dimostrato come lo scarabeo giallo fosse stato realizzato con un tipo di vetro prodotto dall’impatto di un meteorite con la superficie terrestre avvenuto 29 milioni di anni fa.
L’analisi del vetro ha permesso di scoprire la presenza di una sostanza chiamata reidite, un minerale estremamente raro che si forma solo a seguito di un impatto di meteorite con la Terra. Ma come è possibile che un oggetto così prezioso sia stato realizzato con un materiale tanto insolito? La risposta sta nella particolare tecnica utilizzata dagli antichi egizi
per lavorare i materiali. Essi, infatti, erano in grado di modellare il vetro a temperature molto elevate, utilizzando forni di forma allungata in grado di raggiungere i 1.200 gradi Celsius. Per non parlare poi del fatto che gli egizi erano abili artigiani e conoscevano perfettamente le proprietà dei materiali a loro disposizione, sia quelli naturali che quelli di origine artificiale.Ma l’interesse per gli oggetti di origine extraterrestre non si limita solo allo scarabeo giallo. Altri oggetti appartenuti a Tutankhamon, come il famoso pugnale con la lama di ferro meteoritico, testimoniano la presenza di materiali provenienti dallo spazio già nell’antichità. E chissà quanti altri tesori nascosti ci aspettano ancora da scoprire nelle tombe dei faraoni!