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Ecco cosa succede se si prova a sigillare la bocca di un vulcano con del cemento

Cosa succederebbe se provassi a sigillare la bocca di un vulcano con del cemento?

La risposta: effettivamente niente. Prima di chiarire, probabilmente stai immaginando la “bocca di un vulcano” come un’apertura fisica con la lava. Ce ne sono simili, ma sono chiamati “Lava_lake”, ma sono relativamente rari.

Invece, le “bocche” della maggior parte dei vulcani (che i geologi di solito descrivono come “sfiati”) sono già effettivamente tappate con rocce, di solito provenienti dall’ultima eruzione. Quando si verificano nuove eruzioni, ciò rappresenta una condizione in cui esiste una pressione sufficiente, sia dal volume aggiunto di magma ma anche dai gas disciolti, tale da sfondare la roccia contenente il magma nel sottosuolo.

Meglio evitare

Potrebbe invece verificarsi uno scenario in cui si sta accumulando pressione dal magma in movimento verso la superficie,

che potrebbe causare un “fallimento“, cioè qualcosa di simile a una frana, che rimuove abbastanza roccia da consentire al magma + gas di sfondare quello che rimane. Inoltre, non è raro che nuove eruzioni producano una nuova bocca (ovvero, le eruzioni successive non si verificano sempre dalla stessa bocca originale.

Anche supponendo di avere a che fare con un vulcano con un lago di lava, se vuoi provare a sigillarlo con del cemento, e supponendo che tu possa aggiungere abbastanza cemento abbastanza velocemente, si accumulerebbe una pressione sufficiente da sfondarlo. Inoltre, supponendo che sia possibile aggiungere una calotta di cemento sarebbe una pessima idea in quanto si sta effettivamente chiudendo un sistema che potrebbe eruttare in modo più effusivo (ad esempio, la lava potrebbe semplicemente fuoriuscire anziché esplodere) e costringendolo ad essere potenzialmente più esplosivo sigillando il condotto esistente per consentire ai gas disciolti e/o alla lava di fuoriuscire facilmente.

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Pubblicato da
Simone Paciocco