L’eritritolo è un dolcificante a basso contenuto calorico che viene utilizzato come sostituto dello zucchero in molti prodotti alimentari e bevande, e soprattutto durante la dieta. Ma c’è un però, perché questo sostituto potrebbe condurre a degli effetti indesiderati come lo sviluppo di problemi di coagulazione del sangue, ictus e infarto. Questa scoperta è stata fatta accidentalmente dal dott. Stanley Hazen, direttore del Center for Cardiovascular Diagnostics and Prevention presso il Cleveland Clinic Lerner Research Institute.
Eritritolo: la ricerca che ha sconvolto anni di ricerche scientifiche
In uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, i ricercatori hanno scoperto che le persone con fattori di rischio esistenti per malattie cardiache, come il diabete, correvano il doppio delle probabilità di subire un infarto o un ictus se avevano i livelli più alti di eritritolo nel sangue. Questo rischio è paragonabile a quello del diabete, che è uno dei fattori di rischio cardiovascolare più impattanti.
Ulteriori ricerche di laboratorio e sugli animali (purtroppo) presentate nel documento hanno rivelato che l’eritritolo sembrava causare una coagulazione più rapida delle piastrine del sangue. Questo può portare alla formazione di coaguli che, staccandosi e viaggiando verso il cuore, possono causare un infarto o un ictus se si dirigono verso il cervello. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che solo 30 grammi di eritritolo erano sufficienti per far salire di mille volte i livelli ematici di questa sostanza. In parole più semplici, l’equivalente di circa mezzo chilo di gelato keto.
In risposta a questi risultati, l’Associazione europea dei produttori di polioli ha rifiutato di commentare, affermando di non aver ancora esaminato lo studio. Tuttavia, il Calorie Control Council ha dichiarato alla CNN che i risultati di questo studio sono contrari a decenni di ricerca scientifica che dimostrano che i dolcificanti a basso contenuto calorico come l’eritritolo sono sicuri, come evidenziato dalle autorizzazioni normative globali per il loro uso negli alimenti e nelle bevande.
Nonostante la necessità di ulteriori ricerche per confermare questi risultati, il dott. Andrew Freeman, direttore della prevenzione e del benessere cardiovascolare presso il National Jewish Health di Denver, ha affermato che questa scoperta suona come un allarme e la scienza deve fare in fretta un tuffo più profondo nell’eritritolo, perché questa sostanza è ampiamente disponibile nel 2023. Se è dannoso, dovremmo quindi saperlo.