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Il progetto del governo di eliminare lo SPID a favore della Carta d’Identità Elettronica, attualmente in possesso di quasi tutti gli italiani, è stato oggetto di numerose polemiche.
Il Cashback di Stato e l’app IO della Pubblica Amministrazione sono solo due esempi di come lo SPID, che abbiamo conosciuto per la prima volta durante l’epidemia, sia entrato a far parte del tessuto della vita quotidiana della comunità.

Secondo recenti statistiche, più della metà degli italiani possiede SPID e CIE, dipingendo il quadro di una penisola più digitale e con un’ampia varietà di servizi assistiti digitalmente.
La Commissione Europea sta lavorando da tempo ad uno strumento simile: un’identità digitale europea da mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese dell’UE.

La Commissione europea sviluppa un nuovo strumento

La Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha tenuto un discorso sullo stato dell’Unione in cui ha illustrato i punti principali di questo nuovo strumento, che è uno degli obiettivi dell’attuale piano che scadrà nel 2024. Per questo motivo, Von Der Leyen sostiene che l’Identità Digitale Europea (d’ora in poi eID) sarà uno strumento sicuro che metterà insieme un portafoglio digitale di servizi per fornire un accesso completo ai dettagli dei nostri dati personali “Ogni volta che ci viene chiesto di creare una nuova identità digitale o di accedere rapidamente a una piattaforma, non abbiamo idea di cosa succeda ai nostri dati.

La Commissione europea presenterà una proposta di eID che potrà essere utilizzata per qualsiasi cosa, dal pagamento delle tasse al noleggio di biciclette in tutto il continente”.
In realtà, l’eID dovrebbe funzionare come un supplemento alla carta d’identità nazionale, valida in tutta l’Unione Europea.

Per facilitare l’identificazione online e offline, l’archiviazione e lo scambio di informazioni fornite dai governi (come i dati anagrafici), l’archiviazione e la condivisione di informazioni fornite da fonti private ritenute affidabili e il loro utilizzo in tutti gli Stati per acquisire certificati di residenza, lavoro o studio, la costruzione di un portafoglio europeo di identità digitale sotto forma di app per smartphone e altri dispositivi è un obiettivo strategico primario.

Tuttavia, secondo le statistiche dell’UE, solo il 60% degli europei può utilizzare le proprie identità elettroniche nazionali all’estero e solo il 14% dei grandi fornitori di identità fornisce un’autenticazione transfrontaliera.

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