Negli ultimi anni, sempre più persone hanno iniziato a frequentare le cosiddette “rage room”, stanze dove si può semplicemente entrare e distruggere tutto ciò che si vuole. Molte persone considerano questa pratica un toccasana per ridurre lo stress e liberare la tensione accumulata, ma funziona davvero?
Per rispondere a questa domanda, lo psicologo Brad Bushman della Ohio State University ha condotto uno studio in cui ha chiesto a tre gruppi di volontari di colpire un sacco da boxe. I partecipanti erano divisi in tre gruppi: il primo era composto da persone arrabbiate che dovevano colpire il sacco pensando alla persona che li aveva fatti arrabbiare; il secondo doveva colpire il sacco per fare esercizio fisico; il terzo invece, doveva farlo solo per distrarsi.
I risultati hanno dimostrato che lo sfogo non aveva alcun effetto positivo sulla rabbia di coloro che erano già irritati, anzi sembrava intensificarla
. Questo studio suggerisce che la tecnica delle rage room potrebbe in realtà aumentare la rabbia e l’angoscia delle persone invece di ridurle.Alcuni psicologi hanno scritto un saggio in cui affermano che “come mezzo per affrontare emozioni difficili, la terapia dell’urlo e le rage room hanno l’effetto opposto previsto e in realtà aumentano la rabbia e l’angoscia”. In altre parole, invece di distruggere le cose, un approccio più costruttivo sarebbe quello di riflettere su quello che ci fa arrabbiare e cercare di trovare modi per affrontare le emozioni in modo più costruttivo.
Ciò non significa che sia sbagliato divertirsi un po’ e fare attività che ci piacciono, ma è importante essere consapevoli dei limiti di queste come metodo per gestire lo stress. Ci sono molte altre tecniche che possono aiutare a gestirlo, come la meditazione, lo yoga, l’esercizio fisico regolare, la terapia cognitivo-comportamentale e la mindfulness.