L’arrivo di ChatGPT ha colto di sorpresa in maniera positiva molte persone, ma ce ne sono diverse che purtroppo stanno riscontrando problemi. Sono arrivate durante le ultime settimane tantissime segnalazioni di licenziamenti di tanti ha detti ai lavori nel mondo della creazione dei contenuti o di servizi offerti in quanto copywriter. La motivazione starebbe proprio nella volontà da parte di alcune aziende, fortunatamente non troppe, di voler utilizzare ChatGPT per la redazione e creazione dei contenuti richiesti.
Tutto questo risulta un grave errore, visto che la volontà di alcune aziende di puntare sull’Affiliation Marketing come fanno all’estero, potrebbe non essere una vera intuizione. Infatti servirsi di strumenti come lo è anche ChatGPT potrebbe risultare oggi
un errore pazzesco dal momento che non si sa ancora bene a cosa ci si sta affidando. La domanda che molti dovrebbero porsi però è se un’intelligenza artificiale può effettivamente scrivere dei contenuti qualitativamente superiori ad un autore.
L’obiettivo delle aziende e migliorare il proprio posizionamento su Google, ma siamo sicuri che tutto questo succederà sostituendo delle persone con un’intelligenza artificiale generativa?
Google da sempre premia i contenuti di qualità e la competenza di chi scrive, oltre che la presenza e la produzione. In poche parole sostituire le persone con delle intelligenze artificiali potrebbe far crollare i siti nel lungo termine, soprattutto se non c’è alcuna strategia. Mancano infatti i principi fondamentali della SEO e della comunicazione. Bisogna stare quindi molto attenti a precedere i tempi, visto che potrebbe essere una distruzione totale.