Secondo un’esclusiva del Wall Street Journal, Apple ha dichiarato che è ora di rallentare la corsa all’intelligenza artificiale almeno per un po’. “Apple bloccherà l’aggiornamento delle app basate su ChatGPT, crescono le preoccupazioni per il potenziale danno degli IA“, si legge nel titolo.
Ecco cosa è successo: quando una società chiamata Blix Inc ha inviato l’ultima versione della sua app di posta iOS per la revisione, Apple ha risposto negando l’approvazione.
Apparentemente, l’aggiornamento può generare testo utilizzando ChatGPT e per Apple questo è motivo di “preoccupazione“, dato che l’app non includeva un filtro dei contenuti adeguato che potrebbe impedire l’output di testo problematico. Il co-fondatore di Blix, Ben Volach, ha dichiarato al WSJ che la società di Cupertino ritiene che questa nuova funzionalità possa mostrare contenuti inappropriati, e quindi dovrebbe essere rilasciata con un limite di età superiore ai 17 anni nell’App Store.
Una situazione complicata per gli sviluppatori
Il fatto che Apple sia la prima azienda a frenare l’IA generativa è piuttosto preoccupante. Questa tecnologia è senza dubbio fantastica e piena di potenziale creativo, ma contiene anche un enorme potenziale di distruzione. Dobbiamo fermarci e prendere una pausa per pensare collettivamente a come regolare questo settore.
E non è nemmeno la prima volta che l’azienda blocca cose che considera cattive. Steve Jobs lo fece con il “porno” nei suoi prodotti. E Tim Cook, difendendo il monopolio dell’App Store dell’azienda, ha recentemente sostenuto che il negozio sarebbe diventato “un pasticcio” senza il controllo di Apple.
In ogni caso, in merito alla richiesta dello sviluppatore bocciata, la società sta indagando sul reclamo dello sviluppatore. Attualmente tutti gli sviluppatori hanno la possibilità di contestare un rifiuto tramite la procedura di ricorso dell’App Review Board.