Lo Xiaomi 13 è il nuovo top di gamma della nota azienda cinese. Il dispositivo non è esattamente nuovo poiché è stato lanciato in Cina lo scorso dicembre. Tuttavia, pochi giorni fa, mentre ci trovavamo al MWC23 di Barcellona, è stato rilasciato a livello globale.

Vi abbiamo portato poche settimane fa la recensione completa del fratello minore Xiaomi 13 Lite, adesso, dopo diversi giorni di test, siamo pronti a parlarvi di lui.

Nella confezione:

Xiaomi 13 viene venduto in una scatola bianca standard a due pezzi. È realizzata in cartone spesso ed è molto solida. All’interno, ci sono ulteriori parti di cartone per sostenere il dispositivo in una culla.

Xiaomi include alcuni accessori nella scatola:

  • caricatore: un’unità da 67W valutata per l’output tra 5-20V e 6.2-3.25A e un cavo USB Type-A to Type-C in accompagnamento, che devi conservare insieme al caricatore poiché entrambi sono proprietari;
  • Custodia trasparente in TPU, per una maggiore protezione;
  • Classici manuali di istruzione;

Design e materiali:

Il frame piatto e lucido dello Xiaomi 13 ricordano molto lo stile iPhone, il che non è male se siete fan di questo design. Tuttavia, non confonderete mai lo Xiaomi 13 con un prodotto Apple, poiché ha un’isola fotocamera posteriore distintiva. È su una dimensione più grande rispetto alla media in ogni suo aspetto e sporge abbastanza dal retro.

Carine le sottili linee che separano i singoli “quadranti” della fotocamera, per mancanza di un termine migliore. Inoltre, anche se un po’ grande, il marchio LEICA non dà fastidio. Il pannello posteriore dello Xiaomi 13 è leggermente curvo sui lati e nella cornice centrale. Questo crea una sensazione di impugnatura piacevole e confortevole, in effetti il grip su questo device non è affatto male e il peso è ben bilanciato.

Tuttavia, noterete comunque i bordi più affilati sulla cornice centrale mentre tenete lo Xiaomi 13. Il retro in vetro è un vero e proprio magnete per le impronte digitali, quindi un piccolo problema per i maniaci della pulizia. Il lato anteriore dello Xiaomi 13 è molto minimalista. Il display piatto è abbinato a cornici abbastanza minimali (sottili come 1,61 mm), il che crea un’estetica pulita. Anche il foro della fotocamera frontale non è troppo grande. Infatti, l’intero dispositivo è abbastanza compatto per gli standard odierni, misura solo 152,8 x 71,5 x 7,98 mm e pesa 189 grammi.

Lo Xiaomi 13 qualitativamente è molto ben fatto. Non c’è praticamente alcuna flessione o vuoto nella struttura del telaio. Il dispositivo utilizza una costruzione “sandwich” standard. Ciò include una cornice centrale leggera in lega di alluminio con una finitura lucida antiscivolo sandwich tra un pannello posteriore in vetro e un foglio di vetro Gorilla Glass 5 sul davanti.

È importante tenere presente che lo Xiaomi 13 ha una protezione di ingresso IP68, il che significa che dovrebbe essere resistente a polvere e acqua (fino a 1,5 m per 30 minuti di immersione in acqua dolce).

Display e audio:

Xiaomi 13 ha un bellissimo display AMOLED da 6,36 pollici. È un po’ più grande del pannello da 6,29 pollici del Xiaomi 12, ma non tanto quanto i display da 6,67 pollici del Xiaomi 12T e 12T Pro. Ha una risoluzione FullHD+ di 1080 x 2400 pixel, che a questa diagonale corrisponde a un’immagine nitida e ben definita di circa 414 ppi.

Xiaomi pubblicizza una luminosità elevata di 1.200 nit e una luminosità massima di 1.900 nit. Dopo diversi test vi possiamo dire non manca la luminosità e che lo Xiaomi 13 è facile da usare anche all’aperto. Naturalmente, ha anche un ottimo contrasto.

Il display dello Xiaomi 13 è anche molto buono nella riproduzione dei colori. Dispone di diverse modalità di colore tra cui scegliere. Vivid è quella predefinita, che mira allo spazio colore DCI-P3 e lo fa abbastanza bene. Come suggerisce il nome, la modalità di colore originale mira a fornire un’ottima precisione cromatica. Mirando allo spazio colore sRGB, lo fa perfettamente con valori deltaE estremamente bassi. Interessante notare che le modalità di colore avanzate sRGB e DCI-P3 dedicate non forniscono una riproduzione dei colori altrettanto accurata.

Il pannello dello Xiaomi 13 ha anche un eccellente supporto HDR. Il display offre il supporto per tutti i principali standard HDR: HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision. Lo schermo ha sicuramente abbastanza luminosità per soddisfare quelle elevate promesse HDR. L’HDR Pro è un sistema aggiuntivo che lavora sullo Xiaomi 13 per migliorare la relazione tra le zone di luce e quelle scure in base al contenuto che viene riprodotto. Il suo obiettivo è fornire un’esperienza visiva il più vicina possibile alla visione umana. Infine, questo dispositivo ha la certificazione Widevine L1 più alta possibile, che consente alle app di streaming come Netflix di saturare la sua risoluzione FullHD.

Questo display ha un refresh rate di 120Hz e un sistema molto intelligente e ben ottimizzato per gestire dinamicamente la sua frequenza di aggiornamento. Quando diciamo dinamicamente, intendiamo ancora in passi piuttosto grossolani. Mancando la tecnologia LTPO e il cambio di frequenza di aggiornamento veramente dinamico che la accompagna. Invece, lo Xiaomi 13 può far funzionare il suo display a 120Hz, 90Hz e 60Hz. La modalità di aggiornamento automatico è anche abbastanza intelligente da rilevare quando c’è un video in riproduzione sullo schermo o quando è stata avviata un’app di riproduzione video come YouTube e ridurre adeguatamente la frequenza di aggiornamento a 60Hz per risparmiare energia. Per quanto riguarda i giochi, abbiamo provato alcuni titoli che sappiamo possono rendere sopra i 60 fps. Purtroppo, nessuno di questi è riuscito a attivare automaticamente la modalità 120Hz.

Lo Xiaomi 13 ha un setup di altoparlanti stereo con equalizzatore Dolby Atmos integrato. Uno dei canali stereo è gestito da un altoparlante che punta verso il basso, mentre l’altro è frontale e funge anche da auricolare. Si tratta di un setup ibrido piuttosto comune.

È interessante notare che l’altoparlante/auricolare superiore dello Xiaomi 13 non si occupa solo di uno dei canali, ma assiste entrambi e riproduce sempre l’audio. Un sistema interessante che funziona sorprendentemente bene nella pratica, ma a scapito della separazione stereo. La sua risposta in frequenza è anche piacevolmente precisa, con una sorprendente quantità di bassi e acuti puliti. Nonostante la loro posizione, gli altoparlanti non sono particolarmente facili da coprire tenendo il telefono in modalità orizzontale.

Comparto hardware e prestazioni:

Lo Xiaomi 13 monta il chipset flagship più recente e avanzato offerto da Qualcomm, lo Snapdragon 8 Gen 2. Ha una configurazione CPU octa-core con un core primario Cortex-X3, con clock fino a 3,2 GHz, 2×2,8 GHz Cortex-A715, 2×2,8 GHz Cortex-A710 e 3×2,0 GHz Cortex-A510. La sua GPU invece, è una Adreno 740 molto capace.

Xiaomi 13 è disponibile nelle seguenti due configurazioni: 8 + 256 e 12 + 256 con memoria di archiviazione UFS 4.0. Xiaomi sostiene che la nuova CPU garantisce un miglioramento delle prestazioni del 37% e dell’efficienza del 47% rispetto al Snapdragon 8 Gen 1. E la GPU sarebbe apparentemente il 42% più potente e il 49% più efficiente.

Nel complesso effettivamente non ci si può per nulla lamentare delle prestazioni dello Xiaomi 13. In qualsiasi situazione come il gaming, il multitasking, la navigazione social o navigazione web; lui è sempre veloce e preciso, senza impuntamenti, così come ci si aspetterebbe da un top di gamma moderno con tale comparto hardware. Unico aspetto che bisognerebbe approfondire, è se questo dispositivo surriscaldi. Con il nostro test di circa un mese non abbiamo mai rilevato temperature estreme, per la quale il device diventi inutilizzabile. Tuttavia, bisogna ricordare che diversi dispositivi della famiglia Xiaomi 12 dell’anno scorso, hanno sofferto di questo problema di surriscaldamento, motivo per la quale le prestazioni della batteria diminuivano velocemente.

Software:

Xiaomi 13 è dotato dell’ultima versione MIUI 14 dell’azienda, basato su Android 13. Questa nuova combinazione di sistema operativo promette, tra le altre cose, importanti miglioramenti e ottimizzazioni delle prestazioni. Il tutto è racchiuso in quello che Xiaomi chiama “Project Razor”. Il team dietro MIUI 14 ha aggiornato l’architettura di sistema a livello del kernel Android con la pianificazione delle risorse CPU, GPU e di memoria, una dimensione di firmware di sistema più leggera e una diminuzione dell’uso della memoria.

A quanto pare, il risultato è un’operazione del 60% più fluida rispetto allo Xiaomi 12S Ultra. Su questa skin, solo otto app di sistema non possono essere disinstallate, il che rappresenta un grande salto rispetto alle precedenti versioni di MIUI. Altre ottimizzazioni interessanti includono la compressione automatica delle app che non vengono utilizzate attivamente e un’interruttore per disattivare le notifiche permanenti.

La privacy è stata anche rivista con la crittografia end-to-end e l’elaborazione dei dati dell’utente a livello locale sul dispositivo. Inoltre, è presente il miglioramento del riconoscimento e dell’estrazione del testo dalle immagini nella galleria. Oltre a questi pochi cambiamenti, MIUI non è cambiata in modo significativo e gli utenti si sentiranno come a casa.

Comparto fotografico:

La fotocamera anteriore è molto simile a quella dello Xiaomi 12. Ha ancora una risoluzione impressionante di 32 MP ma è dotata di un’apertura più ampia f/2,0. La fotocamera anteriore rappresenta un passo indietro in termini di capacità video. È in grado di registrare video fino a Full HD ma solo a 30 fps. Al contrario, lo Xiaomi 12 può registrare video Full HD a 60 fps. La camera produce una piacevole qualità delle immagini in buone condizioni di illuminazione. E le foto sono disponibili a piena risoluzione perché il sensore non utilizza il binning dei pixel.

Xiaomi ha vantato l’array di tre fotocamere sviluppate in collaborazione con Leica come uno dei punti di forza dello smartphone. La fotocamera principale ha un sensore Sony IMX800 da 54 megapixel (di cui 50 megapixel sono effettivamente utilizzabili) e porta l’etichetta Leica Vario-Summicron 1:18-2.2/15-75 ASPH. Troverete anche una fotocamera ultra-grandangolare e una lente teleobiettivo con zoom ottico 3,2x. La partnership con Leica sembra andare oltre il solo software e include anche un rivestimento ALD sulle lenti che è progettato per migliorare la loro qualità. Leica offre due modalità nel software: Vibrant e Authentic. La prima rende i colori più luminosi e saturi, mentre la seconda è destinata a replicare il look originale di Leica e permette di ottenere luci vivaci e ombre saturate. Tutti i nostri scatti di prova sono stati effettuati in modalità Authentic.

Le immagini scattate con la fotocamera principale si distinguono per un contrasto molto elevato e un alto grado di dettaglio. Questo livello di contrasto rende le foto leggermente troppo scure. La fotocamera ultra-grandangolare ha una profondità di campo decente, ma le immagini diventano visibilmente meno nitide verso i bordi. Le aree scure presentano anche rumore percepibile. La fotocamera con zoom offre una qualità dell’immagine ragionevole, anche a zoom 5x. Tuttavia, i contorni sono molto pesantemente affilati in post-produzione, causando così un aspetto estremamente innaturale del soggetto.

L’array della fotocamera posteriore può registrare video 4K fino a 60 fps o video 8K a 24 fps. Quest’ultima opzione risulta abbastanza media poiché le aree scure nei video 8K presentano rumore visibile, ma come sappiamo, la risoluzione in 8K ad oggi non è necessaria; è solo un qualcosa per mostrare chi è più forte. I microfoni sono abbastanza decenti se consideriamo il prezzo di questo device, ma tra i rivali si può trovare di meglio.

Nel complesso il comparto fotografico è ottimo, sia per le foto che per i video non vi potete lamentare. In qualsiasi condizione di luce riuscite a portare a casa immagini bellissime, così come vi aspettereste da un top di gamma del genere. La collaborazione con il noto marchio fotografico Leica si vede tutta.

Connettività:

Sullo Xiaomi 13 sono presenti tutti i principali sensori, tra cui un accelerometro e giroscopio, un sensore di luce, un sensore di prossimità e una bussola e magnetometro. Non è presente un barometro.

Il modem di rete integrato nello Xiaomi 13 è un X70 5G e supporta sia le reti SA che NSA. Per la connettività locale, il telefono ha il Wi-Fi 7, anche se è importante notare che è ancora in fase iniziale e potrebbe non essere disponibile immediatamente in ogni regione. Il chip Wi-Fi integrato è il Qualcomm FastConnect 7800, che, tra le altre cose, offre la tecnologia Dual Band Simultaneous (DBS) Multi-Link per velocità di rete teoriche fino a 3,6 Gbps.

Il Bluetooth è la versione 5.3, modulo NFC e la porta USB Type-C naturalmente ha la modalità Host. Abbiamo anche testato la modalità alternativa USB; sfortunatamente, lo Xiaomi 13 non può inviare video attraverso la porta USB.

Autonomia e ricarica:

Xiaomi 13 ha una batteria da 4.500 mAh di dimensioni decenti. L’autonomia di questo device è un’area in cui l’efficiente chipset Snapdragon 8 Gen 2 è riuscito a dimostrare il suo valore. Anche se non è il migliore in assoluto, Xiaomi 13 ha comunque raggiunto un’ottima autonomia della batteria di 108 ore. Siamo piacevolmente sorpresi.

I numeri della batteria visualizzati sullo schermo sono un po’ bassi, ma comunque migliori rispetto alle generazioni precedenti dei dispositivi Xiaomi. Inoltre, Xiaomi 13 compensa questo con ottimi tempi di conversazione 3G e standby di rete. Nel complesso, non possiamo lamentarci affatto.

Xiaomi 13 può essere caricato con una velocità fino a 67W utilizzando la tecnologia di ricarica proprietaria di Xiaomi. Supporta anche Power Delivery 3.0 e Quick Charge 4. Tuttavia, se si vuole utilizzare la massima velocità di ricarica, è necessario tenere sia il caricabatterie che il cavo forniti nella scatola di vendita.

Conclusioni e prezzi:

Terminiamo la recensione dello Xiaomi 13 con una valutazione generale, considerando il prezzo di listino di 1.099 euro, ci è sembrato un po’ alto, ma le promozioni non hanno tardato ad arrivare e già adesso, è possibile trovarlo su Amazon a meno di 900 euro, con uno sconto di oltre 200 euro.

Complessivamente, giudichiamo lo Xiaomi 13 ben riuscito, con la casa che ha lavorato per migliorare notevolmente la qualità del dispositivo a 360 gradi, limando alcune imperfezioni presenti nella scorsa generazione. Le dimensioni sono adeguate, l’autonomia è buona e le prestazioni sono sostenute dal fantastico processore Snapdragon 8 Gen 2.

Per quanto riguarda il modello da 12 + 256 il prezzo di listino è di 1.199,99 euro, anche qui prezzo alto, ed è più difficile da trovare il offerta rispetto alla versione più piccola.

Articolo precedenteSwitchBot Meter Plus, il termometro e igrometro per le smart home
Articolo successivoRedmi Note 12S, scopriamo i primi dettagli sul nuovo device