In Italia, è sicuramente più comune imbattersi in vecchie monete Lira o in particolari monete rare da 1 o 2 Euro, ma dopo un viaggio all’estero, non è insolito trovare qualche moneta avanzata dalle vacanze nel portafoglio. Quindi, se avete visitato l’Inghilterra negli ultimi anni, date un’occhiata al vostro portamonete, potreste trovare una piacevole sorpresa. Ad esempio, potreste imbattervi nella moneta particolare con l’effigie della Regina Elisabetta, la quale oggi ha raggiunto un valore sorprendente.
Monete rare: oggi ci dirigiamo in Inghilterra
Dovete sapere (e molto probabilmente lo sapete già) che molte monete acquisiscono un valore superiore a quello nominale, poiché coniate in occasione di eventi speciali o perché caratterizzate da errori evidenti.
Per farvi un esempio rapido, basti pensare al valore della sterlina con l’immagine della storica sovrana coniata in oro massiccio, con un peso di circa 8 grammi (il che indica che il suo valore non può essere basso). La collezione delle monete raffiguranti la Regina Elisabetta è iniziata qualche anno fa, ma una in particolare ha attirato l’attenzione dei collezionisti.
Si tratta della sterlina coniata per il Giubileo d’Oro della Regina Elisabetta II nel 2002. Sulla moneta è inciso il volto della Regina e lo stemma reale con disegni del tutto nuovi. Attualmente, il suo valore si aggira intorno ai 700 euro per esemplari in condizioni eccellenti, ma potrebbe raggiungere anche i 1.000 euro.
In Italia, è comune trovare collezionisti di monete da 2 euro, che spesso rappresentano un vero investimento se coniate in occasioni speciali. In Inghilterra, naturalmente, alcuni fanno lo stesso con le sterline. Oltre alle monete d’oro coniate per il giubileo del 2002, è possibile trovare sterline il cui valore può arrivare fino a 20.000 euro. Ci riferiamo alle monete chiamate “sovran“, una delle quali fu coniata durante il regno di Enrico VI. Un particolare interessante di questa moneta è che su un lato è raffigurato Enrico VII, mentre sull’altro lato appare la Regina Elisabetta II.