Nel corso dei secoli, l’uomo è sempre stato affascinato dalla tematica della fine del mondo, tanto da scrivere e tramandare numerose profezie a riguardo. Molte di esse sono basate sulla religione e quindi sull’Apocalisse e il Giudizio Universale, mentre altre sono basate su altri disastri come eventi climatici catastrofici, epidemie, carestie e guerre.
Negli ultimi anni la Terra ha visto susseguirsi una serie di eventi catastrofici come la pandemia da Covid-19, le continue guerre sul continente africano ma anche la più pericolosa guerra in Ucraina, e anche il problema della crisi climatica con conseguente aumento di disastri naturali come alluvioni, terremoti, siccità e tsunami.
Tutto ciò a riportato in auge le vecchie profezie sulla fine del mondo e sulla distruzione della razza umana così come la conosciamo. Ricordiamo però che nel corso dei secoli, tutte le profezie che si sono succedute, non si sono mai avverate.
Una delle prime previsione sulla fine del mondo risale al 2800 a.C ed è stata profetizzata dal popolo dei Sumeri che ipotizzavano che la Terra sarebbe stata distrutta da catastrofi naturali.
Le catastrofi naturali sono molto gettonate nelle profezie che riguardano la fine del mondo e sono state previste da diversi popoli nel corso dei secoli.
Un’altra profezia molto famosa è indubbiamente quella biblica che riguarda l’Apocalisse e il Giudizio Universale. Secondo il Cristianesimo infatti arriverà un giorno, alla fine dei tempi in cui avverrà la distruzione della Terra.
Ma la profezie più famosa in assoluto dei tempi moderni è la profezia dei Maya per il 2012. Il popolo Maya fissò la fine della Terra per il 12 dicembre 2012. La distruzione sarebbe dovuta arrivare per mezzo di enormi catastrofi naturali come tsunami, eruzioni vulcaniche uragani e tempeste magnetiche.