La Fed aumenta i tassi di interesse dello 0,25% e indica che potrebbero essere necessari ulteriori incrementi per contenere un’inflazione persistente. Nonostante le preoccupazioni nel settore bancario, la banca centrale prosegue nella sua lotta contro l’inflazione, portando il costo del denaro tra il 4,75% e il 5%, il livello più alto dal settembre 2007.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, afferma che il sistema bancario statunitense è solido e ben capitalizzato, pur riconoscendo le difficoltà emerse in alcune piccole banche. Tuttavia, assicura che i depositi dei correntisti sono al sicuro e che la Fed è pronta a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per mantenere la stabilità del sistema bancario. Powell ammette che le recenti tensioni hanno fatto considerare una pausa nella politica di rialzo dei tassi, ma un “forte consenso” ha portato a un aumento limitato per dimostrare l’impegno nel combattere l’alta inflazione.
L’inflazione è ancora “troppo elevata” e il percorso per riportarla al 2% è lungo e difficoltoso. Per questo, saranno probabilmente necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse. La Fed prevede di raggiungere la fine dell’anno con tassi medi del 5,1%, ma potrebbe aumentarli ulteriormente, se necessario. Alla fine del 2024, il costo del denaro dovrebbe attestarsi intorno al 4,3%.
Wall Street ha reagito negativamente alla notizia, con il Dow Jones che perde l’1,63% a 32.028,90 punti, il Nasdaq che cede l’1,60% a 11.669,96 punti, e lo S&P 500 che arretra dell’1,56% a 3.936,34 punti.