Oggi, per ricaricare un’auto elettrica, è necessario parcheggiare correttamente (assicurandosi che il cavo raggiunga il bocchettone), avviare la sessione di ricarica tramite app o carta RFID (a meno che non siate utenti Tesla presso un Supercharger) e collegare il cavo. Tuttavia, in futuro, di questi procedimenti potrebbero occuparsene i robot di Hyundai.
Hyundai, come funziona il nuovo robot?
Grazie a una telecamera 3D e all’intelligenza artificiale, Hyundai ha sviluppato un robot di ricarica automatica per la sua nuova IONIQ 6, un’auto elettrica aerodinamica con un coefficiente di resistenza aerodinamica di soli 0,21 Cx.
Abbiamo già avuto un’anteprima della Hyundai IONIQ 6 a Milano e non vediamo l’ora di provarla, ma non sappiamo ancora quando (e se) potremo vedere il robot in azione, che sembra davvero intelligente. Il suo funzionamento è estremamente semplice: l’utente non deve fare altro che parcheggiare e il robot si occuperà di collegare il cavo al bocchettone. Anche lo sportello che copre la porta di ricarica sulla vettura è in grado di riconoscerlo e aprirsi o chiudersi autonomamente. Chiamato anche ACR (Automatic Charging Robot), il dispositivo è addirittura in grado di rilevare ostacoli di ogni tipo e comportarsi di conseguenza; Come se non bastasse, grazie a degli altoparlanti, può comunicare con le persone che passano nelle vicinanze.
Ciò che potrebbe sembrare un mero capriccio tecnologico, potrebbe invece essere un aiuto concreto per persone con disabilità, anziani o chiunque abbia bisogno di assistenza durante la ricarica. Mentre per il rifornimento di benzina possiamo affidarci al servizio “servito”, con le colonnine di ricarica nessuno può aiutarci se ne abbiamo bisogno. Il robot di Hyundai appare quindi una soluzione intelligente per risolvere questo problema. Vedremo se l’azienda riuscirà a implementare il suo robot presso le stazioni di ricarica, magari nella rete Charge MyHyundai.