Il progetto Bosco Ferrari continua ad espandersi e si avvicina all’obiettivo prefissato dall’azienda del Cavallino Rampante. L’azienda, infatti, punta a rimboschire oltre 30 ettari di aree naturalizzate nella provincia di Modena.
Il nuovo intervento verde è stato avviato da Ferrari nel Comune di Formigine. Attraverso questa iniziativa, l’azienda vuole confermare la vicinanza al proprio territorio sotto il punto di vista ambientale ma anche sociale.
La location scelta, in accordo con l’amministrazione cittadina, è l’area della Cava di Tabina. Si tratta di un terreno confiscato alla criminalità organizzata e, per questo, dall’alta valenza simbolica. Nel corso dei prossimi giorni si procederà con la messa dimora delle piante per andare a coprire una superficie totale di due ettari.
Ma non è tutto, a patire dal prossimo autunno verrà creato un frutteto nell’area circostante al bosco. Ferrari ha scelto alberi che potessero integrarsi al meglio nel territorio
, infatti appartengono a specie autoctone della Pianura Padana. La nascita delle piante è certificata, con un controllo effettuato a partire dai semi, al fine di favorire la rigenerazione dell’ecosistema.La gestione dell’intera area boschiva sarà affidata alla Fondazione Orione 80 Onlus,. Questa realtà educativa e residenziale si occupa di inserimento e reinserimento lavorativo dei giovani. Gli ospiti della Fondazione provvederanno alla manutenzione del bosco e del frutteto per garantirne il corretto sviluppo.
Nei primi tre anni di gestione, invece, saranno supportati dell’impresa sociale no profit Rete Clima. Questa impresa collabora con il Cavallino Rampante sin dal primo intervento a Maranello per la realizzazione del Bosco Ferrari.
Trattandosi di un evento speciale, alla piantumazione dei primi alberi hanno partecipato Maria Costi, Sindaco di Formigine, insieme ad alcuni esponenti della Giunta Comunale. Importante la presenza degli educatori e dei giovani della Fondazione Orione 80 oltre ad una delegazione di Ferrari.