Le abitazioni, generalmente percepite come certezze, possono talvolta rappresentare un problema per i proprietari che, in specifici contesti, preferiscono lasciarle vuote per motivazioni sociali, economiche o legate alle crisi. Per risolvere questa problematica, è stata ideata l‘iniziativa delle case a 1 euro, che prosegue ancora nel 2023. Il progetto fu concepito nel 2010 dall’amministrazione di Vittorio Sgarbi, allora sindaco di Salemi, un rinomato e bellissimo borgo siciliano.
Case: ecco perché costano così poco
L’idea, inizialmente sottovalutata, mirava a liberare il comune da numerosi alloggi fatiscenti e attirare turisti e investitori in un borgo già famoso. L’iniziativa, partita come esperimento, fu subito apprezzata poiché consentiva di acquistare un’abitazione con atto di vendita a soli 1 euro, pur con alcune condizioni, come farsi carico delle spese legali, burocratiche e dei lavori di ristrutturazione. Quasi tutti i comuni che adottano l’idea delle case a 1 euro richiedono l’apertura di una polizza fideiussoria.
La proposta è stata replicata e adattata da molti altri comuni in Italia, portando anche numerosi acquirenti stranieri a investire in immobili di diversa natura. Nel 2023, diversi comuni continuano a proporre case a 1 euro attraverso bandi di concorso pubblicati sui loro siti web ufficiali.
Ecco alcuni dei comuni in cui è possibile trovare case a 1 euro:
- Zungoli (Avellino), Campania
- Patrica (Frosinone), Lazio
- Cantiano (Pesaro Urbino), Marche
- Borgomezzavalle (Verbano Cusio Ossola), Piemonte
- Nulvi (Sassari), Sardegna
- Mussomeli (Caltanisetta), Sicilia
- Gangi (Palermo), Sicilia
- Regalbuto (Enna), Sicilia
- Salemi (Trapani), Sicilia
- Sambuca (Agrigento), Sicilia
Questa iniziativa ha permesso di dare nuova vita a numerosi borghi italiani, attrarre investimenti e stimolare il turismo, contribuendo allo sviluppo economico e alla rivalutazione di queste aree.