Considerata da molti come la potenziale erede di Bitcoin, Ethereum suscita opinioni contrastanti tra gli esperti di criptovalute. Mentre alcuni la vedono come la futura criptovaluta principale, altri la ritengono un’opportunità mancata, destinata a non vedere mai il proprio valore radicarsi ed “esplodere”, anche a causa di una diffusione di mercato non del tutto coerente. Ad ogni modo è difficile prevedere con certezza quanto varrà nel prossimo futuro.
Le criptovalute sono, per loro natura, risorse il cui valore è fortemente influenzato da vari fattori, ben più di quanto non lo sia per beni “fisici”. Ciò che distingue Ethereum da gran parte delle altre criptovalute è l’affidabilità e la modernità della sua struttura, che sembra migliorare costantemente nel tempo.
Coloro che considerano Ethereum l’erede di Bitcoin, attualmente la principale criptovaluta sul mercato, lo fanno basandosi sull’attuale contesto di crescente attenzione ai consumi energetici. A differenza di Bitcoin e molte altre criptovalute, questa criptovaluta ha già affrontato il problema dell’energia richiesta per le transazioni
e il data mining, introducendo un nuovo protocollo che ha migliorato notevolmente la sicurezza e l’efficienza delle operazioni, riducendo fino al 99% le emissioni inquinanti.Il valore massimo raggiunto da un singolo token Ether è stato di quasi 5.000 dollari statunitensi circa due anni fa. Dopo un calo naturale e un 2022 piuttosto negativo, la valuta ha ripreso quota e si aggira ora attorno ai 1.800 dollari statunitensi.
Secondo alcuni esperti, il valore di Ethereum potrebbe tornare a crescere e superare i 7.000 dollari entro la fine dell’estate 2023. Tuttavia, le previsioni sul valore delle criptovalute sono sempre incerte e soggette a numerosi fattori esterni. Pertanto, è importante approcciarsi a questo settore con cautela e consapevolezza dei rischi associati.