Un potente brillamento solare ha colpito la Terra martedì, travolgendoci con raggi X e radiazioni ultraviolette alla velocità della luce.
E’ stato classificato come un bagliore di “classe X“, il tipo più potente, e ha causato un blackout radio per circa un’ora sul lato diurno della Terra, in alcune parti del sud-est asiatico, in Australia e in Nuova Zelanda.
Questo perché l’estrema radiazione solare ha ionizzato parti dell’atmosfera superiore del nostro pianeta, degradando le onde radio ad alta frequenza che viaggiano lì.
Questa eruzione è solo una delle tante, che hanno fatto apparire l’aurora boreale nei cieli fino all’Arizona. Questo evento potrebbe essere un precursore di un’attività solare ancora maggiore nei prossimi giorni.
Non è la prima volta che succede
Il sole ha già prodotto tre brillamenti moderati di “classe M”, un livello sotto la classe X negli ultimi giorni, secondo un rapporto di giovedì dello Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration.
Il rapporto prevede il verificarsi di altri eventi di classe M nei prossimi giorni. Una previsione meteorologica spaziale dell’ufficio Met del Regno Unito ha anche avvertito che nei prossimi due giorni sono possibili brillamenti più moderati, a causa di un ampio gruppo attivo di macchie solari rivolte verso la Terra.
Le macchie solari sono regioni piccole e scure in cui le temperature superficiali sono inferiori a quelle del plasma circostante.
L’eruzione di martedì è stata la settima eruzione solare di classe X finora quest’anno, suggerendo che l’attività solare nel 2023 supererà di gran lunga il 2022, che ha visto sette brillamenti solari di classe X in totale, secondo SpaceWeather, un blog che tiene traccia dei dati giornalieri sul sole e i suoi impatti sull’atmosfera terrestre.