Tra gli oggetti antichi e talvolta neanche tanto datati, si celano tesori di notevole valore. Dai pezzi di moneta agli articoli più insoliti, ecco cosa cercare per guadagnare una somma considerevole rivendendoli. Vi diamo un indizio: iniziate da Monete e SIM rare.
Monete e SIM rare: il guadagno è dietro l’angolo
Abbiamo già parlato di monete rare, sia in euro che in lire. Sappiamo che, occasionalmente, una piccola moneta può valere migliaia di euro. Ma perché limitarsi alle monete? Alcuni oggetti non più prodotti possono essere molto ambiti dai collezionisti e venduti all’asta per cifre elevate.
Un esempio lampante sono le SIM card, che potrebbero farci diventare ricchi in un attimo. Esse vengono definite “Top Number” per via delle sequenze numeriche particolari associate, tra cui la SIM TIM con la sequenza 33Y XXXXXXX è stata venduta all’asta per 8.600 euro, mentre una con la sequenza 339 YYXXXXXX è stata venduta per 2.210 euro.
Quanto alle monete rare, ne esistono alcune recenti e ovviamente in euro che valgono cifre a tre zeri, come la moneta da 1 centesimo a conio unilaterale, la moneta da 2 euro coniata a Monaco nel 2007 e la moneta da 1 centesimo coniata in Italia nel 2002. Anche le vecchie lire italiane sono molto ricercate dai collezionisti e possono raggiungere valori di migliaia di euro all’asta. Tra le italiane più preziose, troviamo la moneta da una lira del 1947, la moneta da due lire del 1947 e la moneta da cinque lire del 1946.
Ricordiamo che le cifre menzionate valgono per oggetti e monete in perfetto stato di conservazione. Per le monete, si parla di Fior di Conio, ovvero monete senza segni di usura.