La nuova tendenza dell’intrattenimento poteva essere identificata nei servizi social audio, ma a quanto pare tutto ciò non è mai decollato in maniera sostanziale. Spotify aveva pensato addirittura ad una proposta utile per contrastare l’apparente dominio di Clubhouse, il quale poi non si è verificato.
A quanto pare però Spotify Live sta chiudendo. A confermarlo è la stessa azienda tramite i suoi portavoce visto che a quanto pare non avrebbe più senso mantenere un servizio per un determinato tipo di contenuti. Spotify però fa sapere che porterà avanti l’offerta di audio dal vivo all’interno della sua applicazione principale, come ad esempio nel caso delle feste di ascolto che permettono di connettersi nello spazio virtuale con alcuni artisti.
Dopo l’arrivo nel 2021 con il nome Greenroom, Ecco quindi che arriva già la chiusura dopo circa due anni.
Spotify Live chiude ufficialmente: non ha più senso mantenere questo servizio vista la risposta degli utenti
Alcune parole da parte del portavoce ufficiale Gaviola Moreau, hanno chiarito bene la questione in merito alla chiusura di Spotify Live:
“Crediamo che ci sia un futuro per le interazioni live fan-creator nell’ecosistema Spotify; tuttavia, in base alle nostre conoscenze, non ha più senso come app autonoma. Abbiamo visto risultati promettenti nel caso d’uso incentrato sull’artista delle ‘partite d’ascolto’, che continueremo a esplorare andando avanti per facilitare le interazioni dal vivo tra artisti e fan“.
Non è solo Spotify però a chiudere ufficialmente lo sviluppo di servizi social podcasting. Anche Meta infatti ridusse l’anno scorso l’offerta di prodotti audio in Facebook.