Le auto elettriche sono sempre più al centro dell’attenzione, soprattutto dopo la decisione dell’UE di porre fine ai motori diesel e benzina entro il 2035. Il Wall Street Journal mette in evidenza la possibilità che queste vetture siano vulnerabili agli attacchi degli hacker, sottolineando come la sicurezza informatica venga spesso trascurata.
Auto elettriche: batteria, freni, luci, indicatori di direzione, infotainment e guida autonoma a rischio
Gli Stati Uniti sono tra i principali mercati delle auto elettriche, mentre la Russia è tra i Paesi con meno veicoli elettrici. Gli hacker potrebbero sfruttare le connessioni di rete delle auto elettriche, che raccolgono informazioni ogni volta che si collegano a una stazione di ricarica. Queste potrebbero essere vulnerabili in vari sistemi, come batteria, freni, luci, indicatori di direzione, infotainment e guida autonoma, con possibili conseguenze catastrofiche.
Stuart Madnick, professore ed esperto di sicurezza informatica presso il MIT, sostiene la necessità di un “antivirus” per le auto elettriche e una regolamentazione del settore per evitare spiacevoli conseguenze. Anche i Sandia National Laboratories del Dipartimento dell’Energia statunitense hanno avvertito che non esiste un approccio completo alla sicurezza informatica.
Syed Ali, esperto di sicurezza informatica presso Bain & Co, fa notare che mentre un’auto di lusso a combustione interna può avere circa 150 unità di controllo elettronico, un veicolo elettrico medio ne ha circa 3.000. Questo rende le auto elettriche potenzialmente più esposte agli attacchi informatici.
Recentemente, anche Ferrari, Porsche e Rolls Royce sono state vittime di attacchi hacker, con episodi di furto di dati e richieste di riscatto. Per prevenire scenari apocalittici e proteggere le auto elettriche, è fondamentale iniziare a renderle impenetrabili agli attacchi informatici, investendo nella cybersecurity e nella regolamentazione del settore.